Magazzino dell'identità
Portobeseno
Istallazione audio-video a cura di Mylicon/En
Mylicon/En nel 2005 ha preso parte al progetto Portobeseno con una performance dal vivo in cui immagini tratte da fotografie e super 8 - con un importante valore storico-documentativo, legate all'area intorno al castello e risalenti al periodo che va dalla fine dell800 agli anni '70 - andavano ad interagire con elementi ed oggetti presi dal vivere quotidiano contemporaneo. La performance nasceva dall'interazione di tecnologie digitali e tecniche analogiche, meccaniche e manuali.
Per il 2006 il nostro interesse si sposta dalla performance ad un impianto di tipo installativo che permetta di sfruttare in pieno le capacità dei nuovi media digitali di accumulare dati, diventare memorie apparentemente eterne e apparentemente riproducibili all'infinito. Parlare di dati significa ovviamente parlare di informazioni, catene di 0 e di 1, suoni, immagini o testi che una volta digitalizzati, acquisiti su computer, si prestano con estrema facilità di essere manipolati permettendo di creare inediti e fino a poco tempo fa impossibili accostamenti.
L'idea è di partire dall'oggi, dai volti, le voci, i rumori e gli ambienti intorno all'area del Castello di Beseno: una ricognizione video e sonora dell'area per rilevare ed evidenziare la stratificazione del tempo, per cercare i segni che legano tra di loro oggetti, persone e luoghi.
Micro interviste, frammenti di sonoro, paesaggi e architetture, depositari di storia, frutto e sorgente di cultura nelle cantine di Palazzo Marcabruno, verranno restituite ed offerte al pubblico attraverso il filtro del nostro lavoro di rielaborazione, attraverso i rumori di fondo di tecnologie apparentemente neutre e le scelte necessariamente arbitrarie dell'occhio, dell'orecchio e della mente di chi si cimenta con la ricerca e la creazione
organizzazione: Associazione Culturale Libera Mente