Manifesta7: Anselm Franke/Hila Peleg. The Soul (or, Much Trouble in the Transportation of Souls)
Manifesta 7
Questo progetto propone di esaminare lEuropa di oggi non come unentità geopolitica in espansione ma dal punto di vista della sua psiche o della sua anima. Trento, la città storica del Concilio di Trento, fornisce lo sfondo immediato al progetto in questa sezione di Manifesta 7.
Come unarcheologia di rovesciamenti tra il dentro e il fuori, lio e laltro, lindividuo e il collettivo, The Soul (lanima) segue la svolta verso linterno dei confini espansionistici della modernità europea e indica che la produzione, la mobilizzazione e la rappresentazione del sé interiore costituiscono una frontiera finale, un ultimo fuori.
Qui lanima non é capita o trattata come un fatto ma come un oggetto culturale, unallegoria per le relazioni sociali forgiate dalle idee e dalle tecniche del potere. Come nella scoperta di un continente, queste tecniche hanno prodotto e inventato unentità che di certo rilevano oggettivamente. Eppure questa entità, la psiche anche se solo intesa come la differenza tra il materiale e limmateriale, il corpo e la mente, loggetto e il soggetto non é mai stata interamente contenuta dalla scienza positivista. Le sue proprietà (lemozione, la memoria, limmaginazione, la fantasia, lauto-coscienza) sono perseguitate dall altro, un campo minato di dislocazioni.
Fu proprio a Trento che si articolò la dottrina cattolica della relazione tra lanima e la rappresentazione, circa cinquecento anni fa. Fu pure qui che le regole della confessione cristiana vennero ampliate per includere i fatti e i pensieri puramente proiettivi ed immaginari, effettuando in tal modo un passo importante nella costruzione del sé moderno: il controllo e lauto-vigilanza dellinteriorità.
La storia si svolge nel corso della mostra come una serie di musei in miniatura che abbozzano dei racconti incompleti, o alternativi, racconti possibili della psiche e dellanima. Gli studi esibiti indagano lincarnazione del potere e le sue dimensioni effettive e cognitive, sperimentano la tradizione museale e portano a galla i paradossi della normalità europea, la relazione tra lanima e limmagine, la pedagogia non fonetica, le strutture dei sentimenti, la logica dei desideri, i test della personalità psicologica e la storia dellantipsichiatria.
A lato di questo susseguirsi di musei speculativi, The Soul raccoglie delle nuove, speciali opere di oltre trenta artisti che lavorano in Europa ed altrove. Alcuni contributi si riconnettono con il sito dellesibizione e con il contesto storico, politico e regionale. Altri prendono la forma di ricerche storiche profonde confrontandosi con i contenuti mitici della storia europea, con le tecnologie del potere e il potere delle tecnologie culturali. Lintera mostra si basa sulla ricerca di una lingua capace di identificare ed articolare nuove forme di esclusione e la possibilità di capovolgere le forme del controllo sociale.
Anselm Franke / Hila Peleg
THE SOUL
(or, Much Trouble in the Transportation of Souls)
CONTRIBUTORS
Nader Ahriman, Maria Thereza Alves / Jimmie Durham / Michael Taussig, Tamy Ben-Tor, Attila Bruni, Beth Campbell, Fabio Campolongo, Marcus Coates, Peter Coffin, Keren Cytter, Jos De Gruyter / Harald Thys, Massimiliano & Gianluca De Serio, Brigid Doherty, Omer Fast, Peter Friedl, Stefano Graziani, Tom Holert / Claudia Honecker, Karl Holmqvist, Hannah Hurtzig, Joachim Koester, Andree Korpys / Markus Löffler, Kuehn Malvezzi, Daria Martin, Angela Melitopoulos, Xisco Mensua, Valérie Mréjen, Rabih Mroué, Andreas Müller, Sina Najafi, Rosalind Nashashibi, Luigi Ontani, Ria Pacquée, Bernd Ribbeck, Pietro Roccasalva, Roee Rosen, Christoph Ruckhäberle, Natascha Sadr Haghighian, Florian Schneider, Eyal Sivan, Josef Strau, Javier Tellez, Althea Thauberger, Anne-Mie Van Kerckhoven, Barbara Visser, Klaus Weber, Eyal Weizman
Testi in Pubblicazione:
Franco Berardi, Brigid Doherty, Tom Holert, Maurizio Lazzarato, Eva Meyer, Avi Pitchon, Renata Salecl, Michael Taussig, Anne-Mie Van Kerckhoven, Eyal Weizman, et al.