Marco Nones. Le anime della Materia

A cura di Elio Vanzo

Mostra

La mostra “Le anime della Materia” di Marco Nones, dal 24 dicembre 2016 al 26 febbraio 2017, al Centro Arte Contemporanea di Cavalese, presenta una scelta di opere tra sculture, tele e installazioni dell’artista fiemmese create con i materiali reperiti in natura quali terre, radici, cortecce, legni e cere, lana fino ad un materiale fragile ed effimero come il ghiaccio.
L’intervento di Nones, consapevole e delicatamente alchemico, riesce ad estrapolare l’essenza profonda della materia, l’anima, ed a esaltarne il mistero.
La mostra, curata da Elio Vanzo, rivela il lento crearsi della radice nelle nodosità e nei calli che superano nel tempo ogni ostacolo, i sottili movimenti di un materiale solido ed effimero come il ghiaccio fissati con pigmenti sulla tela, le terre multicolori di origini locali o provenienti da molto lontano, mescolate con la cere d’api e impresse sulla tela o la stessa arte creativa delle api con le loro strutture cellulari, bozzoli di lana come costruiti da giganteschi bachi, l’ambiguità di materiali morbidi e duttili ricoperti delle aggressive spine di rosa.
Le “terre di terre lontane” provengono dall’Afghanistan, da Gerusalemme, dall’Etiopia e dalla Francia. Sono quindi terre violate dalle guerre, dall’indifferenza e dal terrorismo. Alcune di queste sono state raccolte dai bambini etiopi seguiti dal Centro Aiuti per l’Etiopia Onlus, altre dai volontari di Emergency. Tutte rivelano la preziosità di luoghi umiliati.
Mentre una sala museale espone le immagini delle installazioni ghiaccio di Marco Nones, scattate dal fotografo Eugenio Del Pero, la sala video proietta il cortometraggio “Never ending wood”, prodotto da Just Visual, che racconta un’intuizione artistica vissuta da Marco Nones in un bosco della Val di Fiemme. Il film narra la vita di un’opera di legno nata da un incontro con una radice. Un’altra sala proietta un video, prodotto da Digital Dolomiti e Apt Val di Fiemme, che raccoglie le ispirazioni degli artisti che hanno creato installazioni nel parco d’arte RespirArt, fondato da Marco Nones e Beatrice Calamari a Pampeago.
I visitatori sono accompagnati sui tre livelli espositivi da un bozzolo di lana, quindi, all’uscita, sono congedati dal libro effimero delle firme, una lastra di porfido dove lasciare un pensiero scritto con l’acqua.
Nel piazzale esterno del Centro d’arte è presente un’istallazione dell’artista che rappresenta un tempio di sublimazione. Le sue colonne trattengono l’acqua per gelarla e dissolverla, assecondando i movimenti climatici.
Il Centro Arte Contemporanea, istituzione del Comune di Cavalese, nasce nel 2001. Le sale del museo, site nello storico Palazzo Rizzoli, ospitano importanti mostre ed eventi culturali che indagano le nuove valenze artistico-percettive del territorio alpino: un’area fortemente caratterizzata dalla ricerca di una sintesi tra l’esigenza di mantenere le sue tradizioni e la necessità di procedere nel cammino dell’innovazione.
Il progetto espositivo 2016 intitolato “L’anima della materia” è dedicato all’indagine sull’uso dei medium, intesi come materia o materiali, che agli artisti contemporanei che operano in un territorio di montagna fanno propri. Scelte che possono essere declinate verso il mantenimento di una forma legata alla tradizione o che al contrario la escludono, avviandosi verso un prodotto più in linea con la contemporaneità, o ancora, più spesso, tentando il più valido possibile compendio transitivo tra le due opzioni.
 
EVENTI COLLATERALI
venerdì 6 gennaio 2017, ore 21, Incontro con Marco Nones.
sabato 18 febbraio 2017, ore 21, Dialoghi d’arte con Marco Nones, il gallerista Riccardo Crespi e la curatrice e critica d’arte Gabi Scardi.
 
 
L'artista ringrazia: il fotografo Eugenio Del Pero, il giornalista Enrico Maria Corno, l’architetto Roberta Giovannini, Emergency, il Centro Aiuti per l'Etiopia, il Museo di Nonno Gustavo di Bellamonte, Arform, ApT Val di Fiemme, Just Visual, Digital Dolomiti.


organizzazione: Centro Arte Contemporanea e Comune di Cavalese