Maria Moramarco & Uaragniaun

Musica popolare

Itinerari Folk 2007
Musica

Maria Moramarco & Uaragniaun
Italia

Il gruppo nasce nel 1978 ad Altamura, con l'intento di riproporre le tradizioni popolari dell'Alta Murgia barese. I fondatori sono Maria Moramarco, Luigi Bolognese e Silvio Teot. Attorno a loro la formazione si modella, per una scelta esplicita, attraverso la collaborazione con diversi musicisti che portano sempre nuove idee e stimoli. Uaragniaun è l'antico nome del Garagnone, lo sperone di roccia che la leggenda vuole sia stato tagliato dallo spadone del prode Orlando. La splendida voce di Maria Moramarco affonda le radici nella conoscenza e frequentazione delle vecchie cantatrici contadine della Murgia di cui è divenuta la depositaria della cultura, dei canti e delle modalità espressive. Il lavoro del gruppo si sviluppa in un percorso rigoroso, sia culturale che estetico-musicale, che ha
ricevuto favorevoli consensi dalla stampa specializzata ed è stato particolarmente apprezzato anche all'estero. Sei registrazioni prodotte, tra cui l'ottimo “Skuarrajazz” (2000), e la partecipazione a numerose compilation. Ritornano a Trento per presentare il nuovo CD “U Diavule e l'Acqua Sande” (Felmay, 2007), illustrato dai disegni di Angelo Stano, l'autore di Dylan Dog. Un'immersione nei temi dei canti popolari tra religiosità popolare, vita contadina, amori e tradimenti, miseria e disperazione, preghiere e rimpianti, con la partecipazione tra gli altri di Riccardo Tesi e Daniele Sepe.
Maria Moramarco voce, chitarrra
Luigi Bolognese chitarra, mandoloncello, baglama, basso acustico
Silvio Teot percussioni, harmonium
Nico Berardi zampogna, flauti diritti, quena, charango, chitarra, fisarmonica
Gianni Calia sax soprano
Filippo Giordano violino


organizzazione: Comune di Trento - Centro Servizi Culturali S. Chiara - P.A.T. Assessorato all’emigrazione, solidarietà internazionale, sport e pari opportunità - Regione Autonoma Trentino-Alto Adige Consiglio Regionale Trentino-Alto Adige - Consorzio Associazioni con il Mozambico onlus