Maria Mulas. Sentieri Trentini 2008
Lo Studio dArte Raffaelli di Trento le dedica la mostra personale Sentieri Trentini, dove espone una serie di ritratti e nuovi lavori che rappresentano lambiente artistico internazionale della galleria e interpretano particolari del Castello del Buonconsiglio e del Mart di Rovereto.
Inaugura giovedì 13 marzo alle ore 18.30, per proseguire fino al 16 maggio 2008, la mostra personale di Maria Mulas presso lo Studio darte Raffaelli di Trento. È questo il secondo appuntamento di una rassegna che, a cadenza annuale, mira a presentare nuovi sguardi sullarte contemporanea in Trentino, sia internamente dal punto di vista degli artisti trentini, sia esternamente attraverso la sensibilità di artisti nazionali.
Lanno scorso la rassegna Sentieri trentini è stata varata con una personale dellartista locale Mauro Cappelletti. Questanno sarà lartista milanese Maria Mulas, che è apparentemente esterna allambito regionale, ma con origini trentine da parte materna, a interpretare la realtà artistico-architettonica del Trentino. In questa occasione lindagine fotografica di Mulas è strutturata in tre parti. Un collage fotografico di grandi dimensioni si focalizza su alcuni degli artisti di portata nazionale e internazionale che hanno esposto presso lo Studio darte Raffaelli. I ritratti a colori di Donald Baechler, Philip Taaffe, Nicola Samorì, Gianmarco Montesano e Stefano Cagol compongono questo collage, ritratti che se anche colti nei frettolosi istanti di una inaugurazione, sono testimonianze di quella penetrazione psicologica che da sempre caratterizza il lavoro di Maria Mulas. E che è perfettamente rappresentato nel secondo settore della mostra, quello dedicato ai suoi famosi ritratti in bianco e nero di personaggi letterari e artistici, non colti nella loro aura intellettuale, ma filtrati attraverso il rapporto di amicizia che si è instaurato tra loro e lartista. Come una grande famiglia, ecco uno accanto allaltro, Andy Warhol, Joseph Beuys, Bruce Nauman, Enzo Cucchi, Francesco Clemente, Fausto Melotti, Achille Bonito Oliva, Eugène Ionesco, Jorge Luis Borges, Hans Richter ed Ettore Sottsass, recentemente scomparso. Questi ritratti che fanno parte di un progetto in continua evoluzione che prosegue ormai da decenni, sono rispecchiamento della società culturale in continua evoluzione. E se il ritratto è larte di catturare se stessi negli altri, ecco che il suo fotografare il mondo dellarte diviene un reportage ricco di significato che Maria ha sicuramente attinto dalla lezione del fratello Ugo, grazie al quale ella muove i primi passi nel mondo della fotografia. Il percorso di Maria Mulas non è solo costellato di facce, ma rivela anche una particolare attrazione per le architetture di ogni tempo, antiche e contemporanee. È questo il terzo settore della mostra, con gli ipnotici ed intimi scorci del Castello del Buonconsiglio di Trento e delle rigide geometrie del Mart di Rovereto progettato da Mario Botta. Anche con larchitettura, Maria Mulas crea un intimo reportage dove la luce, per chi la sa catturare con lobiettivo fotografico, regala risvolti inediti a ciò con cui conviviamo distrattamente ogni giorno.
Maria Mulas è nata Milano nel 1956, dove vive e lavora.
Allinaugurazione sarà presente lartista. Catalogo in mostra con unintervista di Laura Lepetit.