Massimo Bubola. Quel lungo treno

Musica

Sconfinamenti

Massimo Bubola voce, chitarra acustica ed elettrica, armonica a bocca
Michele Gazich violino, viola, mandolino, pianoforte
Simone Cgivillo chitarra elettrica e classica
EDu Hebling basso elettrico, contrabbasso
Moreno Marchesin batteria

Massimo Bubola, veneto di Terrazza di Legnago (Vr), è un artista tra i più importanti nel panorama musicale italiano e non solo. Dall'album di esordio "Nastro giallo" del 1976, che desta l'attenzione e l'elogio di Fabrizio De Andrè, con cui collaborerà a più riprese sia nei testi che nelle musiche di alcuni grandi lavori del cantautore genovese (da "Rimini" all'omonimo "Fabrizio De Andrè, solo per citarne alcuni), a sua volta produttore artistico e presente nell'album di Massimo Bubola "Tre rose" edito nel 1981, si snodano, negli anni successivi, album di garnde qualità (valga per tutti "Doppio lungo addio") del 1994 divenuto un must della sua discografia) e collaborazioni significative (si pensi solo a Fiorella Mannoia, per cui scrive e musica "Il cielo d'Irlanda" nonché il testo de "I venti del cuore" oltre a Cristiano De Andrè, Milva, Mauro Pagani, The Gang - soprattutto in "Storie d'Italia" e molti altri artisti).
Nell'ottobre 2005, dopo la tetralogia del "Cavaliere elettrico" e l'ottima "Segreti trasparenti" del febbraio 2004, Massimo Bubola pubblica il suo nuovo lavoro !Quel lungo treno" dedicato alla Prima Guerra Mondiale nel 90° anniversario dall'inizio del conflitto.
L'album, che contiene cinque canzoni tradizionali della Prima Guerra Mondiale (tra cui la splendida "Il disertore" di origine trentina) e sei nuove canzoni inedite strettamente legate ad essa, corredato di significative fotografie originali concesse dal Museo Storico della Guerra di Rovereto, è un lavoro "monotematico", come lo definisce Massimo, ove si percepisce "una sorta di intimismo collettivo, grandi sentimenti condivisi, grandi drammi, un grande senso di redenzione" e viene presentato per la prima volta in Trentino, nel concerto di Avio. Album di matrice folk, anche se musicalmente folk-rock elettroacustico, con l'Eccher Band in grande spolvero, dove Massimo Bubola, come ormai da trent'anni, coniuga poesia e musica conferendo ai brani grande pathos e vibrante emozionalità.