Massimo Scolari

Mostra

Massimo Scolari, artista di difficile classificazione nato a Novi Ligure il 31 marzo 1943, sarà presente a Riva del Garda con un cospicuo numero di opere che vogliono ripercorrere l’intero arco della sua produzione artistica. Professore a Venezia di architettura, disegno e rilievo dal 1973, è ora pittore e progettista a tempo pieno. Tra il 1975 e il 1993 fu chiamato come visiting professor in numerose università europee e nord-americane, da Los in numerose università europee e nord-americane, da Los Angeles a Barcellona, da New York a Londra, Vienna e Coopenhagen. E’ stato ed è redattore di varie riviste di architettura come ‘Controspazio’,’Casabella’, ‘Lotus International’. Dal 1973 al 1988 contribuisce nella collana di architettura della Franco Angeli, mentre, dal 1989 al 1995, fu direttore della rivista di letteratura, arte e musica ‘Eidos’. È attualmente membro del comitato scientifico internazionale del “Bureau de la Recherche Architectturale” e nel 1982 del “Plan Construction et Architecture” nel 1982 a Parigi. Dal 1989 progetta mobili.
Defi nire Massimo Scolari è sempre riduttivo ma per tracciare un percorso di lavoro e di studio non si possono dimenticare tutte le sue attività, sia come progettista, sia come artista, che vanno sempre intese come inscindibili. La sua formazione ha origine a Milano, dove ha studiato, al Politecnico con Aldo Rossi, diventandone in seguito assistente. Le sue posizioni teoriche, inedite ed originali, però, l’hanno sempre distolto dalla professione vera e propria di architetto. Il suo interesse per l’architettura, pur avendola insegnata per lungo tempo, infatti, si è orientato verso il disegno e la pittura a forte carattere simbolico. Le sue mostre più recenti l’hanno visto presente nei maggiori musei stranieri e in iniziative diverse, come quella promossa a Mosca dall’Istituto Italiano di Cultura per celebrare il design e la moda italiana. Significativa della componente drammatica della produzione di Scolari l’opera monumentale esposta nel 2004 alla Biennale di Architettura di Venezia, dove una torre cadeva a pezzi, colpita da un fulmine che aveva trapassato il tetto del padiglione.
Fra i suoi numerosi contributi critici il più recente è del 2005, “Il disegno obliquo. Una storia dell’antiprospettiva”, dove rilegge la storia delle rappresentazioni grafi che dall’antichità ai giorni nostri in chiave nuova. Giunge a Riva del Garda, sempre “per caso”, come ama dire lui, per esporre i suoi disegni, i suoi acquerelli e le sue installazioni, segni indiziali di una mitologia vissuta, sempre attualizzata e mai fossilizzata. Una mostra a Riva e un catalogo, a cura di Giovanni Marzari, non solo per celebrare Massimo Scolari, che merita anche questo, ma per ribadire il valore di una ricerca originale. Ciò che qui verrà esposto e riprodotto nel librocatalogo, saranno quelle opere che hanno come oggetto l’incessante riflessione che Massimo Scolari da anni conduce sul tema della rappresentazione, consapevole che il vero tema/problema della pratica artistica contemporanea, inevitabilmente, è proprio questo.

a cura di Giovanni Marzari
catalogo Skira con saggi di: Daniele Del Giudice, Carlo Bertelli, Peter Eisenman, Kurt W. Forster, Vittorio Gregotti, Léon Krier, Giovanni Marzari, Franco Rella, Joseph Rykwert, Massimo Scolari, Ornella Selvafolta, Manfredo Tafuri.

Massimo Scolari (Novi Ligure, 1943). Ordinario di disegno all’Istituto Universitario di Architettura dal 1973 al 2000, a partire dal 1975 è stato chiamato come Visiting Professor in numerose università europee e americane. Ora insegna alla Yale School of Architecture di New Haven. È stato redattore di “Controspazio”, “Casabella” e direttore della rivista di arti letteratura e musica “Eidos”.
La sua formazione ha origine a Milano dove, prima come studente e poi come assistente, ha lavorato con Aldo Rossi.
La sua più recente installazione, una torre di Babele diroccata, è stata esposta alla IX Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia 2004.
Dal 1988-1989 disegna mobili per la Giorgetti di cui è stato Art Director fino al 2001.

Giovanni Marzari architetto, vive e opera a Rovereto. Negli ultimi anni si è dedicato a studi sull’opera di Figini e Pollini, Libera e Melotti

È stata collocata da pochi giorni nel parco della Rocca di Riva del Garda la scultura ‘Saetta’, realizzata dall’artista Massimo Scolari. L’opera costituirà il necessario completamento del percorso espositivo che il Museo di Riva del Garda ha voluto dedicare a questo artista poliedrico, la cui produzione spazia dagli acquerelli al design per mobili, dall’architettura alla riflessione e alla critica d’arte.
La scultura, Saetta, una breccia in acciaio dalla forma esile ma alta più di sette metri, venne realizzata nel 2004 in occasione della 9° Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, quando fu collocata proprio sopra il Padiglione Italia ed ora, grazie ad un accordo in convenzione fra la Fondazione Biennale di Venezia e il Comune di Riva del Garda, verrà conservata nel parco di fronte al lago per i prossimi due anni. L’opera di Massimo Scolari arricchisce la percezione del paesaggio, unendo leggerezza e staticità.


organizzazione: Comune di Riva del Garda Museo Civico