Matteo Turella trio
Lagarina Jazz Festival
Matteo Turella trio
Matteo Turella chitarra | Stefano Senni contrabbasso | Carlo Alberto Canevali batteria
Lo spazio si crea attraverso lattenzione che dedichiamo a ciascuna parola. Questo luminoso concetto di Charles Simic si può applicare alle parole Free Blues, che Matteo Turella, chitarrista moriano di grande pregio sulla scena regionale e non solo, ha voluto accostare nel titolo del suo ultimo disco. In effetti, fissando lattenzione sui termini free e blues, si apre tra questi uno spazio ampio, che a sua volta si riempie di senso, di significati. Due parole fondamentali, forse cardinali per il jazz e la musica afroamericana in generale.
Spazio in musica equivale a pausa, a respiro, a quel silenzio che si può insinuare tra un suono e laltro, che nella musica di Turella e del suo trio con gli ottimi Stefano Senni al contrabbasso e Carlo Alberto Canevali alla batteria diventa un elemento essenziale nella creazione di unatmosfera intensa, concentrata, rilassata, che pervade tutto il disco. Un uso del respiro che Matteo sa amministrare con lucidità sia nei suoi assoli, sempre basati su una struttura architettonica ben congegnata, che nelle composizioni, studiate proprio per aprire spazi alla creazione e allimprovvisazione.
Nellultimo disco di Matteo Turella tante altre parole contribuiscono insieme ai suoni a creare lo spazio entro il quale nascono significati: John, England evoca unesperienza che coinvolge il mito anglosassone della musica moderna e la grande lezione di McLaughlin; per Slower Than Miles lasciamo a chi legge la libertà di spaziare tra un senso e laltro. Alla fine, viene voglia di dire che lo spazio si crea attraverso lattenzione che dedichiamo a ciascun suono.
organizzazione: Scuola Musicale Operaprima - Scuola Musicale Jan Novak - Associazione Trentino Jazz