Mauro Cappelletti

Mostra

È il primo appuntamento di una rassegna che, a cadenza annuale, mira a presentare personalità dell’arte contemporanea in Trentino

Inaugura giovedì 8 febbraio 2007 alle ore 18.30, per proseguire fino al 10 marzo, la mostra personale di Mauro Cappelletti presso lo Studio d’arte Raffaelli di Trento. È il primo appuntamento di una rassegna che, a cadenza annuale, mira a presentare personalità dell’arte contemporanea in Trentino.
Dal titolo Sentieri trentini, la rassegna è un vero e proprio omaggio all’arte trentina da parte di una galleria che da sempre si impegna a portare in regione artisti contemporanei nazionali e internazionali. Lo scopo è quindi quello di dimostrare come anche in Trentino ci siano artisti dal sapore internazionale; artisti quindi attenti a ciò che accade nelle diramazioni silenziose, ma presenti, dell’arte contemporanea fuori regione. Sempre nello spirito che contraddistingue lo Studio d’arte Raffaelli, anche le opere esposte in questo ciclo saranno tutte inedite, a dimostrazione che l’arte è sempre attuale e vicina al presente.
Mauro Cappelletti inaugura quindi la rassegna presentando una ventina di lavori nuovi, da opere di più largo respiro a carte intelate. Un’ulteriore tappa del suo percorso artistico che dagli anni Settanta, con soluzioni sempre diverse e inedite, lo ha spinto a una ricerca volta a cogliere il confine tra colore e non colore, tra colore e luce. Il tutto sempre all’insegna dell’astrazione, con una pittura prima ordinata, rigorosa e perfetta nei suoi contorni – è questo il periodo della sua adesione al gruppo Astrazione Oggettiva formatosi nel 1976 – poi con un dipingere più libero dato da un colore che vuole farsi indipendente e caricarsi quindi di emozione. Lo spazio delimitato dalla tela diventa quindi allusione a una terza dimensione, resa da un dolce gioco tra il bianco e le strisce di colore – nei suoi dipinti ricorre il rosso, l’arancio, il giallo, il viola, il verde e il rosa – e dove quindi i vuoti rimandano ai pieni. A Cappelletti interessa cogliere la luce e i suoi effetti sorprendenti che quest’ultima impone al colore. Ecco quindi le rifrazioni di quelle bande di colore che sembrano evaporare nel bianco, un bianco che è assoluto protagonista e non mero sfondo. Un gioco intelligente di dissolvenze talmente armoniche da rimandare a una musicalità di base. Musica che con gli acrilici di Cappelletti si fa ritmo, movimento, il tutto votato a quel tema del confine che lo ha accompagnato fin dagli esordi. Perché alla fine i confini, i limiti, sono prerogativa della razionalità e solo con le nostre emozioni riusciamo a creare armonia tra cose anche diverse tra loro. E visivamente Cappelletti ce lo dimostra appieno.

Mauro Cappelletti è nato a Trento nel 1948. Vive e lavora a Trento