McCoy Tyner Trio
Itinerari jazz a Trento e Rovereto 2005. marzo-aprile
McCoy Tyner Trio
McCoy Tyner, pianoforte
Charnett Moffett, contrabbasso
Eric Kamau Gravatt, batteria
Dopo la scomparsa di Elvin Jones, lo scorso anno, McCoy Tyner resta l'unico testimone in vita del leggendario quartetto di John Coltrane. La formazione del sassofonista scrisse negli anni Sessanta pagine intense e fondamentali della storia del jazz, percorrendo come una meteora il firmamento della musica afroamericana e toccandone in un formidabile itinerario alcune tappe fondamentali, dal blues all'improvvisazione modale, al free jazz. Tyner, così come Elvin, aveva interrotto già prima dell'epilogo l'avventura con Coltrane, spaventato dall'irruzione della sua ricerca nel campo dell'indistinto, dell'informale, della cosiddetta "New Thing". Ma il suo apporto nell'edificazione di quello scenario musicale resta fondamentale: i densi tappeti di accordi marcati dalla poderosa forza della mano sinistra, le intricate volute melodiche, il contrappunto ritmico intavolato con la batteria di Elvin Jones e il contrabbasso di Jimmy Garrison risuonano tuttora con chiarezza nell'anima di chi ha amato Coltrane.
Il pianista, originario di Philadelphia, era allora poco più che ventenne e aveva iniziato la sua avventura imparando da Bud Powell e dal fratello Richie i fondamenti dell'armonia. Ben presto si era ritrovato a collaborare con il mitico Jazztet di Art Farmer e Benny Golson, e da qui il passo verso una collaborazione con Art Blakey fu breve. Ma fu proprio il lavoro con Coltrane, iniziato nel 1960 e proseguito fino al '65, che lo proiettò nell'olimpo del jazz, ponendolo insieme all'altrettanto giovane Herbie Hancock, membro allora del quintetto di Miles Davis, nel binomio pianistico che sviluppò e modellò nella maniera più creativa e convincente l'approccio modale all'improvvisazione. Pure la sua sensibilità nel trattare in modo lucido e intenso il materiale delle ballad fu messo in luce dalle splendide registrazioni con Coltrane ed Ellington, e dal suo stesso album dedicato al Duca, registrato nel '64.
Dopo Coltrane, Tyner ha poi percorso la strada modale alla sua maniera veemente, dai colori accesi, avvicinandosi ad alcuni stimoli delle musiche orientali e registrando abbondantemente per le etichette Blue Note e Milestone. Uno dei momenti di particolare splendore fu il tour internazionale del '78, con relativa registrazione, del quartetto che comprendeva Sonny Rollins, Ron Carter e Al Foster. Anche oggi, all'età di sessantasette anni, Tyner non ha perso lo smalto: lo ha dimostrato nei numerosi tour europei degli ultimi anni, tra cui uno particolarmente felice in duo con la batteria di Foster, e nelle registrazioni, dove spicca in particolare il lavoro con la big band da lui fondata.
Cassa del Teatro Auditorium ore 10.00-19.00 dal lunedì al sabato
Cassa del Teatro Sociale ore 16.00-19.00 dal lunedì al sabato
Casse Rurali Trentine in orario di sportello
organizzazione: P.A.T. Assessorato alla Cultura - Comune di Trento Assessorato alla Cultura - Comune di Rovereto Assessorato alla Cultura - Centro Servizi Culturali S. Chiara - Opera Universitaria Trento - Europe Jazz Network