Memoria & Materia

Mostra

Esposizioni di
Paolo Vivian: viaggio silenzioso nell’isola delle memorie colorate
Enrico Farina: nei giochi d’ombra nasce la materia.

Inaugurazione venerdì 12 agosto 2011 alle ore 19:00. A cura di Mario Cossali

Paolo Vivian si muove compiaciuto tra legno, pietra e vari cromatismi, inventa forme che hanno della memoria il carico più vitale, non quello doloroso o nostalgico. Vogliono certo, totemicamente, conservare tracce, ma pretendono anche in senso ludico di illuminare il presente, soprattutto il presente.
«Memoria dei sensi è presente / passato del futuro. / Futuro del passato. / Memoria e senso immediato».
Così Giovanni Giudici, scomparso da poco, illumina il tipo di memoria che andiamo cercando per capire a fondo le “memorie colorate” di Vivian.
Guardando le forme costruite dall’artista e in particolare quelle composte con “legno trovato” possiamo anche accennare al fatto che è il tempo perduto che illumina il presente e che come tale non è dunque mai perduto del tutto.
Il problema per ognuno di noi è quello di cogliere questo tempo, di non lasciarlo trascorrere nell’oblio e Paolo Vivian ci aiuta in questa delicata operazione mentale, certo contro l’oblio, ma nello stesso tempo contro la santificazione e la museificazione del passato.
Determinante la dimensione giocosa, a volte ironica delle sue opere, delle sue costruzioni, che appaiono sempre in progress, mai in sostanza concluse, definite, quasi aspettassero il nostro intervento, per prolungarsi ulteriormente.

Enrico Farina viaggia per vocazione nel polimaterico (cartoni, impasti di colle, sabbia, pigmenti di varia natura) e con le sue opere vuol dimostrare il contrario di quanto affermava il grande Dante: «Come forma non s’accordamolte fiate a l’intenzion de l’arte, perché a risponder lamateria è sorda».
L’artista vuole farci incontrare con una materia che nella luce opportuna risponde al nostro sguardo con inusitata sensibilità, assume certamente forme diverse nello spazio, ma in stretta relazione con la luce e con lo specchio dei nostri occhi.
Potremmo tornare con queste creazioni di Farina al concetto aristotelico di materia come “essere nella possibilità” e procedere magari anche oltre fino a Giordano Bruno, per il quale è la materia stessa che produce le sue forme.
Ma l’arte è immaginazione e l’artista si diverte ad inseguire le forme di relitti navali, le forme delle tracce più strane o più antiche e si perde felice in una sorta dimagico labirinto ed è proprio questo suo e nostro perdersi che gli fa, ci fa ritrovare, riscoprire per così dire l’anima della materia.

PAOLO VIVIAN
Paolo Vivian, 1962, Serso di Pergine, è un artista multidisciplinare e la sua ricerca artistica muove nel campo della memoria collettiva e comportamento sociale. Ha iniziato l’attività espositiva nell’85 in Italia e all’estero. Ha tenuto diversi progetti concettuali, azioni e performance nelle fiere d’arte, festival e simposi internazionali in Italia e all’estero. Conta più di 10 mostre personali in gallerie private ed istituzioni culturali in Italia, Bulgaria e Lituania. Fra le molte esposizioni e progetti curatoriali si ricordano: “Appunti di viaggio” a Palazzo Lodron, Trento e “Mitologia del legno” a Castel Ivano e Spazio Klien, Borgo Valsugana nel 2010; “Bar Code” in “Heroes Corner”, Budapest Art Fair in Ungeria; “On-Off” Artprojects ad Amburgo nel 2010; “Dindele dondele campanò” in Art-Vilnius, Lituania nel 2009; Hangar Audi a Trento e all’Abbazia di Novacella a Bressanone nel 2008; Kunstart a Bolzano 2010, 2008; Sala Maier, Pergine Valsugana 2009, 2006; “August in art” - biennale internazionale d’arte visuale” a Varna, Bulgaria nel 2008; nella Sala Comunale “Iras Baldessari“ di Rovereto nel 2005. Ha vinto molti premi internazionali per la scultura in Italia e all’estero tra cui il primo premio al Simposio Internazionale di Differdange in Lussemburgo nel 2008, il primo premio e il secondo premio al 17° e al 15° Concorso Internazionale di Madonna di Campiglio nel 2005 e 2003, Le prix des Artistes al 16° Festival “Camille Claudel” di La Bresse, Francia nel 2006. Ha realizzato sculture monumentali in spazi pubblici in Austria, Lussemburgo, Francia, Norvegia, Paesi Bassi ed Italia. È stato art director al primo simposio internazionale di scultura “Memorie di amnesie”, Pergine 2007. Ideatore e curatore del progetto internazionale di scultura “SeixSei” a Baselga di Piné 2008-2011. È membro di FIDA, Trento. Vive e lavora a Palù del Fersina (Trento)
www.paolovivian.it

ENRICO FARINA
Enrico Farina, 1943, Bolzano, è architetto, artista e scrittore. Si esprime nel campo della pittura surreale dimostrando un particolare interesse artistico verso le strutture tridimensionali, la natura della materia dalla gamma infinita di cromatismi e agli effetti spaziali generati da luci ed ombre. Ha iniziato l’attività espositiva nell’anno ’63 e il primo riconoscimento arriva ad un concorso triveneto di caricatura, ottenendo il secondo premio. Successivamente espone in diverse mostre collettive di pittura presso gallerie pubbliche e private a Bolzano, Ferrara, Vicenza, Bressanone, Egna, Appiano. Dal 2001 è socio dell’Associazione Artisti della Provincia di Bolzano. Espone presso la Piccola Galleria, la sua prima mostra personale e in seguito partecipa ai più importanti eventi d’arte organizzati dall’Associazione. Si cimenta con le installazioni partecipando, al Centro Culturale Trevi di Bolzano, nell’evento “La bestia”. Espone, con gli altri soci dell’Associazione, presso la Libera Università di Bolzano nel ciclo “Time Code” con un’altra installazione dal titolo “Folla quotidiana”. La stessa opera sarà esposta successivamente a Kunstart e nel 2009 partecipa al concorso “Il colore del Trentino” a Marano d’Isera. L’installazione viene, poi, donata al MART di Rovereto per essere esposta, in futuro, presso la sezione didattica. Seguono molte altre mostre personali e collettive tra cui la partecipazione alla manifestazione d’arte internazionale “aspettando Manifesta” e gli eventi: “Genesis in Artificio”, “On-Off”, “Trame”, “Previuw” e “Moduli”. Fa parte di alcune giurie e dal 2007 è presidente dell’Associazione Artisti della provincia di Bolzano. Oltre alla passione per l’arte grafica e pittorica ama scrivere. Partecipa a diversi concorsi nazionali e regionali riscuotendo significativi consensi, sia nel campo della narrativa che della poesia. Recentemente ha pubblicato il suo primo libro “CARBOLINEUM - un’infanzia tra vagoni e montagne”. Vive e lavora a S. Genesio (Bolzano).
info@archefarina.it


organizzazione: Comune di Villa Lagarina - PROMART Libera associazione per la promozione della Arti