Merce Cunningham Dance Company (Usa)

Danza

Effetto Cunningham

Merce Cunningham Dance Company USA

Pond Way (1998)
coreografia Merce Cunningham
musica Brian Eno (“New Ikebukuro” for 3 CD Players)
costumi Suzanne Gallo
scena Roy Lichtenstein (“Landscape with Boat” 1996)
luci David Covey
Pond Wayovvero La via dello stagno, è stato creato nel 1998, e rappresenta un ulteriore studio sulla natura di Cunningham dopo Beach Birdse Rain Forest. È un opera lirica, contemplativa e sensuale. Scrive Cunningham: “Gli stagni sono una forma di vita: paludi, ninfee, un paradiso per gli uccelli, infiniti strati di diverse attività”. Solitamente Cunningham evitava di dire agli scenografi che collaboravano con lui che cosa dovessero fare, ma in questo caso, avendo visto la recente esposizione di Roy Lichtenstein Landscapes in the Chinese Style (a sua volta ispirata ai paesaggi monotipo di Edgar Degas) aveva chiesto all’artista di realizzare un fondale in quello stile. Lichtenstein morì prima di terminare l’opera, ma sua moglie, Dorothy autorizzò Cunningham a scegliere una delle opere della mostra Landscape with Boate a ingrandirla per la scenografia dello spettacolo. I costumi di Suzanne Gallo sono di seta bianca, nascondono e lasciano intravedere la forma dei corpi dei danzatori. La musica è di Brian Eno, New Ikebukuro(3 CD player che si mettono a caso). La prima rappresentazione è avvenuta nel gennaio 1998 all’Opéra di Parigi, la prima rappresentazione americana nell’aprile dello stesso anno a Berkley in California.

Views on Stage (2004)
prima nazionale
coreografia Merce Cunningham
musica John Cage ("ASLSP", "Music for Two")
scena Ernesto Neto
luci Josh Johnson
costumi James Hall
Questo lavoro è stato creato per il Festival di Edimburgo, il 29 ottobre 2004. L'opera prende le mosse da Views for Video, un prodotto di videodanza realizzato nell'agosto 2004 a New York da Cunningham in collaborazione con Charles Atlas. Ribaltando il concetto di danza creata per la telecamera, la performance propone un lavoro di adattamento per la scena di una ricerca coreografica concepita per il video. Il processo creativo della scena ricorda il montaggio cinematografico. La coreografia alterna soli maschili e parti di gruppo femminili ed è giocata su costanti opposizioni: aperture e incroci, movimenti lenti e bruschi, cambiamenti di direzione, spontaneità e controllo. La musica comprende due pezzi di John Cage, ASLSPe Music for…ASLSP. Il primo, creato nel 1985, è una composizione in otto parti per pianoforte e organo. Il titolo, abbreviazione di as slow as possible (il più possibile lentamente) rimanda a un'espressione di James Joyce alla fine del suo Finnegans Wake: "Soft morning city/ Lsp/". Music for…ASLSPinvece, è stato composto tra il 1984 e il 1987 secondo un sistema di intervalli di tempi aleatori. Il suo titolo cambia a seconda dei nomi degli interpreti che possono variare da due a più di quindici. La parte strumentale si adatta dunque al numero di musicisti e può includere delle voci, percussioni e tutta la varietà di strumenti a fiato e a corde.

Informazioni sulla prevendita

Biglietti in vendita dal 15 marzo presso:
• Mart dal martedì alla domenica ore 10-18
• Teatro Sociale di Trento dal lunedì al sabato ore 16-19
• Auditorium Santa Chiara di Trento dal lunedì al sabato ore 10-19
• Casse Rurali Trentine convenzionate in orario di sportello
• nel teatro un’ora prima dell’inizio degli spettacoli

Sounddance (1975)
coreografia Merce Cunningham
musica David Tudor ("Untitled")
scena e costumi Mark Lancaster
luci Aaron Copp e Mark Lancaster
Presentata per la prima volta nel 1974 come work in progress durante un event e nella trasmissione televisiva A Video Event, la produzione Sounddance ha debuttato nella sua forma definitiva nel mese di marzo del 1975 al Music Hall di Detroit con Merce Cunningham come solista principale. Dichiara Cunningham: "Ho coreografato Sounddancedopo nove settimane passate all'Opéra di Parigi. Avevo talmente sofferto lì, che ho provato un sollievo straordinario nel riprendere il lavoro con la mia compagnia, come un'esplosione. Avevo voglia di una pièce vigorosa, rapida, complessa. Il titolo viene dai Finnegans Wake di Joyce: "All'inizio c'era la sounddance". La sala prove di Parigi era molto piccola e avevo voglia di lavorare su un simile spazio, compatto, con un'energia che resta sempre a alto livello. Anche se dura soltanto diciassette o diciotto minuti, la coreografia è molto faticosa. Le entrate e le uscite avvengono attraverso una struttura in tela, installata sul fondo della scena. Alla fine i danzatori sono scaraventati dentro come in un tunnel aerodinamico". La coreografia è rimasta nel repertorio della compagnia fino al 1980. Una nuova versione del lavoro, rimontato da Chris Komar e Meg Harper è stata rappresentata nel 1994 al City Center di New York con una nuova scenografia di Mark Lancaster e sulla partitura rivisitata di Tudor. La versione attuale di Sounddance, di nuovo rivisitata da Meg Harper è nata nel febbraio 2004 all'Università di Berkley in California. È questa la versione che vedremo al festival roveretano.


organizzazione: P.A.T. Assessorato alla Cultura - Comune di Rovereto Assessorato alla Cultura - Mart - Associazione Incontri Internazionali di Rovereto - Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento