Meridie
LIstituto di Istruzione delle Arti di Trento (Istituto dArte Vittoria e Liceo Musicale Bonporti), in collaborazione con il Conservatorio di Musica di Trento, presenta venerdì 9 maggio 2003, alle ore 21.00, presso il Teatro Sociale di Trento, lo spettacolo Meridie: Idea del Classico. Tale spettacolo è altresì replicato, il giorno successivo, a Riva del Garda presso lAuditorium del Conservatorio di Musica, ad ore 21.00. È da alcune stagioni che lavvicinamento alla conclusione dellanno scolastico viene salutata dallIstituto di Istruzione delle Arti con una significativa proposta culturale offerta alla cittadinanza. Facendo leva sullampio bacino creativo a disposizione dal talento giovanile degli studenti alla capacità professionale dei docenti e sullentusiasmo organizzativo del dirigente scolastico Sergio Filosi, sono stati così realizzati spettacoli come Poiesis nel 2001 e Anni Trenta: incontri tra musica e architettura nel 2002. Per il 2003 lambizione è quella di rileggere attraverso la dimensione poetica, coreutica, musicale e della videoarte il segreto, misterioso rapporto con la Classicità. La permanenza del classico è, nonostante tutto, una delle caratteristiche delletà contemporanea, o postmoderna? Lo spettacolo Meridie: Idea del Classico, partendo da una traccia poetica di Sergio Filosi, elaborata musicalmente dagli allievi dei maestri Cosimo Colazzo, Gianluca Cori, Massimo Priori e messa in scena, attraverso momenti darte, dagli studenti dellIstituto di Istruzione delle Arti di Trento, si propone di dimostrarlo, in una delicata e intensa riflessione sullessenza dellatto creativo, venerdì 9 maggio e sabato 10 maggio 2003. Il coordinamento artistico è consegnato a Fabio Storelli, autore di teatro e poeta.
R I V E L A Z I O N I - di Sergio Filosi
Il filo conduttore dellevento-spettacolo è il rapporto tra la creatività contemporanea e le radici della tradizione artistica in una continua rimessa in gioco della memoria del Classico. Lattualità del Classico è dimostrata dal vivo interagire del fenomeno postmoderno e delle recenti esperienze artistiche ricollegabili allarea del Concettualismo. Dellaccadere di questo grande movimento della modernità e della postmodernità, le arti, il design, larchitettura, la musica e la poesia ci hanno lasciato unulteriore traccia e conferma.Va aggiunto che lattualità è dominata dal disincanto e noi tutti viviamo la morte dellarte (almeno da Hegel in poi), poiché essa storicamente è dentro di noi, come negazione della verità. Anche la perdita di senso in atto irrompe nellarte con il disordine caotico della vita accidentale. Dimentichi ormai dellesperienza espressiva originaria, gli interpreti della nuova arte sono destinati a sperimentare il ricominciamento di una illimitata disponibilità poietica.
Da un punto di vista strettamente pedagogico, il progetto Meridie: idea del Classico è un nuovo cammino della didattica. Attraverso la sperimentazione di forme innovative, il percorso tende a recuperare lantico rapporto tra maestro e allievo, fondato sul principio dellattiva collaborazione e della ricerca interattiva da cui trae fondamento lesperienza del poiein, del fare artistico. Maestri ed allievi sono dunque chiamati a confrontarsi sul rapporto storiatradizione, su quei fondamenti che pone la questione del pensare larte (nella modalità di un inventario illimitato di forme già date).
Loggetto di indagine è pertanto il fenomeno dellattualizzazione del Classico, sebbene in esso sia immanente la misura della distanza (dalle figure ideali evocate, dallunitaria relazione tra ideale e reale). Paradossalmente la distanza è la componente essenziale del movimento creativo. Da questa nuova dimensione dellarte contemporanea nasce Meridie, luogo privilegiato del pensiero meridiano, in cui lavventura estetica instaura lincontro dell altro da sé. Laltro da sé (ciò che noi non siamo) è rappresentato dai referenti storici della classicità e, nel contempo, laltro da sé è ciò che noi potremo essere. È chiaro che la forza di questo pensiero ha lintrinseca capacità di trasformare lesperienza estetica in un altrove. Potremmo dire che, con le dominanti dell altrove, dell altro, nella veste dello scambio tra identità ed alterità, il linguaggio dellarte ha dentro di sé il germe di una dirompente trasformazione, il cui esito è ancora in cammino.
Abito di trasfigurazione è dunque lo spettacolo Meridie. E allora la parola poetica si muove libera senza ostacoli, poiché la poesia rappresenta esteticamente il mondo mitico degli dei, ma nel contempo lo supera per poter attingere alla misura del passaggio, della trasformazione, ovvero alle proprie autorivelazioni. Così la danza, ponendo la propria vivente corporeità, trova il suo sbocco di trasfigurazioni e costruzioni attraverso linveramento della tensione interna della poesia, cioè diventa la rappresentazione di una metafora radicale della forma linguistica delle parole e dei concetti. Anche il canto e la musica trasferiscono il linguaggio in una correlazione della parola, dalla quale tuttavia prende forma un ulteriore processo di creazione di senso. Esso, infatti, è germoglio diverso del medesimo atto creativo e dà luogo a nuovi punti focali di significatività.
Radicalmente altrove è lesperienza della videoarte. Esperienza di partenza della poesia, essa si esplica in un elemento estraneo, decontestualizzante. Questo trasferimentotraduzione caratterizza, più in generale, labili tracce della metafora strappandole dal contesto globale dellesperienza di partenza. In questo contesto la logica liberatoria dellartista non si compie per il fatto che abbia gettato via la parola, ma piuttosto per il fatto che metta in scena un gesto decontestualizzante, che è alla radice di ogni opera darte contemporanea. Ciò non significa che loriginaria intenzione espressiva delluomo sia perduta, anzi cè un dominio in cui essa risuona ancora con la sua straordinaria capacità evocativa. Tale dominio è larte e la poesia.
E S E C U T O R I
Barbara Kostner Flauto
Tommaso Quaglioni Oboe e Corno inglese
Stefano Anzoletti Clarinetto
Francesca Sacco Fagotto
Federico Scarfì Sassofono contralto
Roberto Garniga Corno
Alessandro Bianchini Percussioni
Mauro Brusaferri Percussioni
Lorena Coser Arpa
Marco Rinaudo Pianoforte
Laura Crescini Voce
Paola Fumana Voce
Juliana Ospina Voce
Victor Hugo Lozano Violino
Andrea Marmolejo Ortiz Violino
Gianluca Zanolli Violino
Miriam Canestrini Viola e violino
Alberto Mihelcic Violoncello
Antonio Casagrande Contrabbasso
Irene Fornasa Contrabbasso
Valentina Massetti Contrabbasso
D A N Z A T R I C I
Sonia Cristofaro Corinna Furlani Eleonora Maistri Annalisa Manara
Linda Mariotti Claudia Nordino Laura Tomasi Aurora Weber
V O C I - R E C I T A N T I
Gaetano Liberti, Raffaella Delladio, Clara Conci
V I D E O A R T E
Noi video diretto da Fasoli m&m con la partecipazione di: David Angeli, Nicola Bolfelli,
Elisa Holler, Federica Amato, Letizia Volta,
Raffaella Delladio, Monica Apostoli,
Silvia Franceschini, Alessandra Predelli
organizzazione: Istituto di Istruzione delle Arti A. Vittoria F.A. Bonporti Di Trento, Conservatorio di Musica di Trento Francesco Antonio Bonporti, Comune di Trento Assessorato Istruzione e Politiche Giovanili, Comprensorio Valle DellAdige, Consorzio dei Comuni della Provincia di Trento B.I.M. dellAdige