Mi chiamo Aram e sono italiano
Stagione di prosa di Riva del Garda, Arco e Nago-Torbole 2013/2014
Nidodiragno Produzioni
Mi chiamo Aram e sono italiano
Storie da Synagosyty di Gabriele Vacis e Aram Kian
con Aram Kian
regia di Gabriele Vacis
Una classica infanzia degli anni Ottanta, vissuta nella periferia industriale di una grande città del Nord, fra tegolini del Mulino Bianco e compagni di scuola strafottenti; una banale adolescenza anni Novanta, condita di musica grunge, cortei studenteschi e serate in discoteca; una comune giovinezza a cavallo del nuovo secolo, fatta di inconcludenti anni universitari e lavoro che non si trova. Ritratto tipico di un trentenne italiano. Solo che, quando il trentenne in questione si chiama Aram e ha un padre iraniano, le cose si complicano un po'...
«Io sono uno di quelli che si riempiono lo zainetto di esplosivo e fanno saltare la metropolitana di Londra
Se uno alto, biondo venisse qui a dirti: ho lo zainetto pieno di bombe
tu ti metteresti a ridere, no?
Ma se te lo dico io? Un brivido ti viene, no? Solo perché sono basso e nero. Che poi non sono neanche tanto nero, al limite un po' olivastro
»
In bilico fra incanto, ironia e tragedia, "Synagosyty" racconta la storia dei nuovi italiani, i figli degli immigrati, le cosiddette "seconde generazioni". Attraverso la voce dell'attore protagonista, Aram Kian, Gabriele Vacis costruisce un testo che è uno stralcio di vita e di memoria e, insieme, uno sguardo al futuro di una società che impara, giorno per giorno, a dare un significato all'aggettivo "multietnica".
organizzazione: Servizio Attività Culturali Intercomunale di Arco e Riva del Garda - Comune di Nago Torbole - Coordinamento Teatrale Trentino