Mi no me som notà (La guerra dell'Austria)

Teatro

Stagione di prosa di Aldeno 2013/2014

100° Anniversario Prima Guerra Mondiale

Compagnia dell'Attimo
Mi no me som notà (La guerra dell'Austria)
di E. Beta
con Mauro Bandera, Mara Benedetti
canta Manuela Manzana
regia di Gabriella Pedrai

Lo spettacolo, della durata di circa 75 minuti, senza intervallo, è la rappresentazione di un viaggio. Bepino, un giovane contadino semianalfabeta di Avio, del rione Vic, viene arruolato nell'agosto 1914 e inviato, dopo un breve addestramento a Innsbruck, sul fronte galiziano. Ha lasciato a casa la madre vedova, della qualeera l'unico sostegno, affidandola alla carità del parroco e dei vicinidi casa. Nel lungo viaggio lo accompagnano altri giovanidella Bassa Vallagarina, che combatteranno con lui; ma gli farannoanche da "postini" perché lui non sa leggere né scrivere equindi tiene i contatti attraverso di loro. Dopo alcune dure esperienzedi guerra, è preso prigioniero e, con un trasferimento moltolaborioso, arriva fino al campo di prigionia, nei pressi di Tambov.
Nel 1915 l'Italia entra in guerra e quasi subito conquista, quasisenza combattere, un piccolo territorio dal confine di Borghetto auna linea nei pressi di Serravalle. Dopo qualche tempo la Marchesa Gemma Guerrieri Gonzaga riesce a ottenere dai russi che isoldati originari della zona possono tornare a casa, purché si dichiarino italiani e non tornino a combattere.
Bepino, pur disperato per il pensiero della madre lontana, rifiutadi mettersi in elenco ("notarse"); lui ha giurato fedeltà all'Imperatoree non può tradire un giuramento; se verrà liberato torneràa combattere. Così rimane nel campo. Però, dal momento che èbuon lavoratore, viene aggregato a un'azienda agricola russa,dove il proprietario apprezza molto la sua assiduità e il suo attaccamentoal lavoro della terra, oltre alla sua competenza, egli propone di rimanere con lui, sposando una delle figlie.
Nel frattempo è scoppiata l'ultima delle rivoluzioni, quella di Ottobre 1917, e la Russia dichiara unilateralmente la fine dellaguerra. Tutti i prigionieri vengono lasciati liberi di tornare a casa,come possono. Allora parte anche Bepino. E durante il lungo viaggiodi ritorno narra (a se stesso e poi alla madre) le vicissitudiniche ha superato.


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Aldeno - Associazione Teatro e Spettacolo