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Stili di vita e alimentazione per prenderci cura del nostro cuore

IL BUON CIBO CHE FA BATTERE IL CUORE
Prendersi cura del proprio cuore seduti a tavola davanti a piatti gustosi e appetitosi. Non è un'utopia, ma una realtà che i medici di MySalus - Centro di Medicina Anti-aging di Folgaria (TN) conoscono molto bene e che sono lieti di condividere con i loro ospiti per aiutarli a mantenere il cuore sempre giovane: poche semplici regole e consigli per modificare la propria alimentazione per avere un cuore in forma, anzi con una marcia in più.

Al cuor non si comanda...o forse sì?
Le malattie cardiovascolari rappresentano oggi la principale causa di morte nei Paesi Occidentali - Italia compresa - eppure, come continuano a ripetere gli esperti di tutto il mondo, la maggior parte di queste patologie che colpiscono cuore, cervello e sistema circolatorio potrebbero essere prevenute grazie a uno stile di vita più sano.
“Alcuni dei principali fattori di rischio per l'insorgenza delle malattie cardiovascolari non possono essere modificati: non possiamo fare nulla contro il tempo che passa, con l'essere maschi o femmine o con la familiarità” spiega il dottor Mario Cefis, cardiologo presso MySalus Centro di Medicina Anti-Aging di Folgaria”. Ma ci sono anche i cosiddetti fattori di rischio modificabili, sui quali possiamo intervenire per proteggere il nostro cuore. Tra i più conosciuti ci sono sovrappeso e obesità, il livello di colesterolo e di triglicerdi nel sangue e la pressione sanguigna”.
Non dimentichiamo che un buon numero di malattie cardiovascolari dipendono dal fatto che i vasi sanguigni sono “intasati” e spesso queste “incrostazioni” sono provocate dai cibi sbagliati che quotidianamente finiscono nei nostri piatti.

Gioca bene le tue carte
Calcolare il rischio che corre il nostro cuore non è impresa semplice. “Bisogna tenere conto di moltissime variabili per poter definire il rischio in modo corretto e preciso” dice l’esperto “età, peso corporeo, profilo lipidico, pressione del sangue, diabete e molto altro ancora, senza mai dimenticare il DNA, perché parte del rischio è scritto proprio nei geni”. Le Carte del rischio preparate dall'Istituto Superiore di Sanità, per esempio, aiutano il medico a conoscere meglio il rischio del paziente che ha di fronte in base a 6 parametri: età, sesso, abitudine al fumo, diabete, pressione sanguigna e livello di colesterolo totale. “Sono strumenti importanti e senza dubbio utili, ma forniscono solo una prima indicazione” precisa Cefis “per un calcolo del rischio davvero completo è necessario tenere conto dello stile di vita”. Ormai lo dicono tutti gli studi clinici: movimento, niente fumo, poco alcol e soprattutto un'alimentazione equilibrata fanno battere il cuore nel modo giusto.

Il buon cuore è servito
Non esiste una sola dieta salva-cuore, una dieta perfetta e uguale per tutti, ma sono stati definiti i capisaldi della buona alimentazione: stop ai cibi troppo ricchi di grassi, soprattutto i grassi animali come burro, lardo e panna, e a quelli troppo salati e via libera a cereali, legumi, oli vegetali, verdura e frutta e pesce ricco di proteine e di grassi buoni come gli omega3. “Qualcosa di molto vicino alla dieta mediterranea nella sua versione originale” afferma Gabriella Mazzolari, direttore del Centro di Medicina Anti-Aging MySalus ed esperta di alimentazione anti-aging “che oggi anche nel nostro Paese viene seguita solo da una piccola parte della popolazione ed è stata sostituita da regimi alimentari sempre meno sani, fatti di fast-food e cibi pronti”. Attenzione poi alla cottura: anche la verdura più salutare e ricca di sostanze utili per il cuore, dopo essere stata avvolta in una pastella a base di uova e farina e fritta nell'olio, perde la maggior parte delle sue proprietà, anzi può addirittura passare nella categoria dei cibi “dannosi per il cuore”. Meglio cuocere al vapore o con altre tecniche che permettono di mantenere intatte tutte le proprietà organolettiche del cibo.
Solo una domanda che spesso sorge di fronte ai consigli per un cuore sano a tavola: togliendo sale, burro e salse che fine fa il gusto? “Commette un errore chi pensa che alimentazione sana sia sinonimo di cibo triste e senza gusto” chiarisce l’esperta “le alternative ci sono, basta imparare a conoscerle e a utilizzarle al meglio”.

I corsi di cucina organizzati da MySalus in collaborazione con il ristorante anti-aging di MyVitalis, sono stati pensati per soddisfare la curiosità di chi ha deciso di prendersi cura del proprio cuore con gusto e fantasia, grazie all'aiuto di chef che apriranno le porte della loro cucina e di medici ed esperti che hanno a cuore la salute dei loro pazienti.

Interverrà il dottor Mario Cefis
cardiologo presso MySalus Centro di Medicina Anti-aging di Folgaria


organizzazione: MySalus - Centro di Medicina Anti-aging di Folgaria