Mia Sconosciuta di Marco Albino Ferrari

Libri sulla panca

Incontri e convegni , Presentazione libro

di e con Marco Albino Ferrari

Il ritratto intensissimo di una madre, tra Milano e le montagne, nel libro vincitore del Premio ITAS al Trento Film Festival 2021

Il suo sorriso si accendeva di una luce vitale, dolce, eppure ambigua, spietata. Non la si sarebbe mai incontrata a un pranzo di nozze o a un veglione di capodanno; li considerava inutili convenzioni sociali, consuetudini prive di senso.

È lei – figlia ribelle della migliore borghesia – la sorprendente protagonista di questa storia vera, che ci appare come in un gioco di specchi di fronte all’autore, suo unico figlio, suo unico amore. Si entra così in una tensione emotiva che per propria natura dovrebbe essere asimmetrica – come lo è l’amore tra una madre e il suo bambino – ma che si rivelerà via via sempre più intrecciata e senza ruoli.

La passione per i ghiacciai, per gli alberi pionieri, per la grande montagna, per la vita in due, incessantemente in due, accompagnati dalle note del repertorio pianistico che questa donna senza freni suona fino a notte fonda. I ricordi si allineano riempiendo un mondo speciale e perciò carico di nostalgie.

L’insospettabile vita a Courmayeur durante la guerra; l’unione clandestina con Edi Consolo, mitico agente segreto della Resistenza; le notti senza luci della Milano della Ricostruzione, al bar Jamaica, con le avanguardie e i circoli dell’antiaccademia.

Tutto filtrato da una critica laica, da uno sguardo che milita contro ogni forma di retorica e di presunta purezza. Infine, alla soglia della morte, il gravoso passaggio del testimone di una madre che non vuole vedere il suo mondo e i suoi insegnamenti dissolversi con lei.

MARCO ALBINO FERRARI
Giornalista professionista, scrittore, sceneggiatore. Inizia a collaborare con riviste specializzate nel settore della montagna dai primi anni Novanta, dopo aver praticato alpinismo (soprattutto sul Monte Bianco: Pilone Centrale del Frêney, Grandes Jorasses, Drus, Grandes Capucin…). Nel 1992 è assunto dalla rivista Alp come redattore, e nel 1998 diventa direttore responsabile della testata. Abbandonato l'alpinismo, si dedica a viaggi in luoghi esotici per realizzare reportage che sono pubblicati su settimanali: Il Venerdì, Panorama, Diario della Settimana.

Nel 2002 fonda, con l'Editoriale Domus, la rivista Meridiani Montagna. Da metà degli anni Duemila inizia a scrivere per La Stampa opinioni, storie e racconti di viaggio a puntate.

Dirige la collana "Stelle Alpine" dell'Editore Hoepli. E gira l'Italia portando in scena monologhi teatrali.
Ha vinto i premi Gambrinus, Premio Cortina, Premio Majella, Giornalista dell'anno ANA e Pelmo d'Oro.
Con Mia sconosciuta ha vinto nel 2021 il Premio ITAS del Libro di Montagna.
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In collaborazione con La Piccola Libreria.