Michela Marzano presenta ‘Idda’
Una storia sul potere delle donne e sulla capacità di ritrovarsi anche quando tutto sembra perduto.
Dove finiscono le cose, se non le ricordiamo più? Come funziona la memoria?
Sono questi i temi di un libro che nasce da un’esperienza reale: l’autrice ha infatti seguito la malattia della suocera, il progressivo sfaldarsi della sua memoria.
Divisa in quattro parti, suddivise a loro volta in un totale di cinquantatre brevi capitoli, la storia è narrata in prima persona dalla protagonista del romanzo, Alessandra, che si lascia andare a una sinfonia di storie d’amore e, al contempo, a una personale recherche sul significato del passato. Del proprio e di quello di Annie Morrou, la madre del suo compagno Pierre, ricoverata al Parco delle Ginestre, una casa di cura fuori Parigi.
Annie ha ottantacinque anni, e sta perdendo la memoria. Demenza senile o Alzheimer ha poca importanza: almeno alla sua età.
Ciò che conta è che la sua mente e la sua vita stanno lentamente e inesorabilmente andando in pezzi. È uno sfaldamento progressivo ma intermittente. Come tutti coloro che soffrono del suo male, come molte persone della sua età, Annie a volte non riconosce suo figlio ma altre volte sì, a volte lo scambia per suo padre, a volte non sa dove si trova
mentre altre volte lo ricorda alla perfezione.
Per un momento siamo nel 1974, un quarto d’ora più tardi siamo vent’anni prima, nel 1954, e cinque minuti dopo siamo nel 1975 a Saint-Germain-en-Laye, quando Pierre, che non voleva fare i compiti, rompe lo specchio del salone giocando a pallone.
Una storia sul potere delle donne e sulla capacità di ritrovarsi anche quando tutto sembra perduto.
Michela Marzano è professore ordinario di filosofia morale all’Università Paris Descartes, editorialista di La Repubblica ed
autrice di numerosi libri, tradotti in molte lingue.
In Italia ha pubblicato ‘Volevo essere una farfalla’ e ‘L’amore è tutto’.