Minchia signor tenente
Stagione di prosa di Mori
Diaghilev
Minchia signor tenente
di e con Antonio Grosso
regia di Nicola Pistoia
con Gaspare Di Stefano, Alessandro Falanga, Francesco Nannarelli, Antonello Pascale, Francesco Stella, Ariele Vincenti e con Natale Russo
Lo scenario nel quale si sviluppa la vicenda è la Sicilia, isola, isola bella così definita in apertura di spettacolo, terra di contraddizioni, prigioniera di uno Stato nello Stato, luogo in cui la vita a volte incontra la morte, attraverso la furia omicida, ma che rimane meravigliosa terra.
Minchia Signor Tenente racconta la vita quotidiana di una piccola Stazione dei Carabinieri in un paesino della Sicilia, nella quale si vive un'ordinaria, lenta ma divertente quotidianità, interrotta da un importante evento.
L'espressione amara Minchia Signor Tenente è detta tra i denti, perché «urlarla non si può, perché significherebbe insubordinazione». Ma è un'espressione che non si può neanche tacere perché significherebbe arrendersi a tutto: alle gerarchie che schiacciano, alla legge del più forte, al male del mondo. Il tema della legalità è trattato soprattutto dal punto di vista degli uomini che non fanno notizia, in un'ottica tragicomica, rappresentati nella loro quotidianità fatta di accadimenti belli e brutti, seriosi e divertenti, di amore e di passioni. I Carabinieri sono uomini semplici, ma allo stesso tempo eroi, riferimento per infondere sicurezza ai cittadini, che adempiono il proprio dovere in modo anonimo.
organizzazione: Comune di Mori