Miserabili. Io e Margaret Thatcher

Teatro

Stagione Teatrale di Riva del Garda, Arco e Nago-Torbole 2009/2010

Jolefilm srl
Miserabili. Io e Margaret Thatcher
di Andrea Bajani, Lorenzo Monguzzi, Marco Paolini, Michela Signori
con Marco Paolini e i Mercanti di liquore (Lorenzo Monguzzi, Piero Mucilli, Simone Spreafico)
musiche Mercanti di liquore

Nel 2006 ho cominciato a mettere insieme i pezzi dello spettacolo “Miserabili. Io e Margaret Thatcher”. Il punto di partenza era lo strapotere dell’economia sulla mia - nostra vita. Non un’invettiva contro il mercato, ma una presa d’atto della sua onnipresenza anche in momenti e settori che un tempo non gli competevano. Ragionavo di come la tentazione della pietra filosofale avesse contagiato gente fino a poco prima del tutto immune a questo tipo di seduzione e di come esoterismo, previsioni di mercato, nuove attese di vita, bassi prezzi per i viaggi, facilità di contrarre mutui o prestiti, circolazione libera dei capitali, insieme alla velocità delle informazioni in rete, ci avessero cambiato. Un mondo nuovo in cui non ho capito perché non hanno dato il Nobel per l’economia a Harry Potter, ma se lo sarebbe meritato. Poi è cominciata la crisi e qualcuno ha creduto di capire finalmente quello che questo spettacolo voleva dire. Il terrore può paralizzare, ma una situazione preoccupante può allenare i riflessi e i sensi assopiti nel benessere. Credo sia necessario che anche gli autori si interroghino sulla materia trattata, senza aspettare di essere lasciati indietro dagli accadimenti. L’intuizione sulla centralità esagerata dell’economia rispetto alle nostre esigenze si è rivelata esatta ma saperlo non può consolarci. Le soluzioni solo economiche della crisi attuale lasciano intatto il problema di fondo: senza dei for ti contrappesi culturali Economia e Politica non sono in grado di pianificare il nostro futuro. Non posso affidarmi alla politica senza confidare, cioè dare fiducia, che significa conoscere e condividere almeno la direzione del futuro. “Miserabili” è anche uno spettacolo di pensiero, di faticosa ricerca di un pensiero tra frammenti di esperienza, di intuizioni ed errori di valutazione. Ho deciso di mantenere lo stesso titolo perché è nella continuità del dialogo immaginario con la signora Thatcher e nel confronto con la storia che si muovono anche i nuovi dialoghi, le nuove scene, e le canzoni che (presumibilmente) sostituiranno, almeno in parte, quelle del copione originario.
Marco Paolini

Informazioni sulla prevendita

Prevendita biglietti
• Sportelli delle Casse Rurali Trentine fino al giorno dello spettacolo
• Presso la sede dello spettacolo la stessa sera dello spettacolo, dalle ore 20


organizzazione: Comune di Riva del Garda Assessorato alla Cultura - Comune di Nago Torbole - Comune di Arco - Coordinamento Teatrale Trentino