Misha Mengelberg Quartet. Four in one (USA-NL)

Musica jazz

Misha Mengelberg (pianoforte)
Dave Douglas (tromba)
Brad Jones (contrabbasso)
Han Bennink (batteria)

Tra le caratteristiche che hanno da sempre distinto il jazz, più che le singole componenti stilistiche, ritmiche ed espressive dibattute dai soloni di turno, c'è la costante tensione verso l'abbattimento delle barriere, verso lo sconfinamento e la contaminazione. Senza però mai perdere di vista il contatto con i capisaldi della propria storia, sia dal punto di vista dell'evoluzione stilistica, che per quanto riguarda la filosofia del fare musica. Attraverso questa matrice profonda, si viene spesso a plasmare un contatto tra personalità forti, che a prima vista sembrerebbero poco conciliabili, ma che si rivelano in grado di far scoccare la scintilla della grande musica. E' accaduto molto spesso, ma per fare solo un piccolo esempio ci piace ricordare gli incontri di Ellington con John Coltrane, con Charles Mingus e Max Roach.
L'incontro di Dave Douglas, Misha Mengelberg e Han Bennink, sostenuto dal sapiente contrabbasso di Brad Jones, si inserisce in questa logica che sconfina nell'irrazionalità dell'atto creativo. Tre personalità affatto diverse (anche se gli olandesi Mengelberg e Bennink hanno a lungo operato insieme), che vanno a toccare sfere eterogenee, ma che hanno dalla loro parte l'apertura più completa all'azzardo, l'intelligenza dell'ascolto reciproco, la capacità della creazione immediata spesso basata su materiali scarni, poveri, apparentemente poco significativi. E che sanno dare forma a oggetti musicali nuovi senza dover per questo cancellare i riferimenti alla storia del jazz.
Monkiano nel vero senso della parola, Mengelberg è tra i pochi pianisti della scena contemporanea in grado di dare vita a un piano solo di alto profilo, nella costante e avventurosa ricerca di nuove direzioni. E le sue collaborazioni con Lee Konitz, Roswell Rudd, George Lewis e Steve Lacy rappresentano uno scrigno di sorprese. Bennink non è soltanto un iconoclasta del ritmo: nel suo operato si evidenziano intelligenza ed eleganza, si scorge la sensibilità nei confronti di tutta l'arte contemporanea. Douglas ha saputo coniugare in modo convincente una serie di stimoli che vanno dallo stile trombettistico di Booker Little alle culture musicali klezmer e balcaniche, fino alle musiche di Kurt Weill e Stravinskij, oltre che di grandi del jazz come Mary Lou Williams e Wayne Shorter.
Il quartetto ha dato vita la scorsa estate a uno dei concerti più vitali e applauditi del Festival Internazionale di Saalfelden e ha confermato le proprie alte qualità in una recente uscita discografica

Informazioni sulla prevendita

LUOGHI PREVENDITA: Cassa del Teatro Auditorium ore 10.00-19.00 dal lunedì al sabato
Cassa del Teatro Sociale ore 16.00-19.00 dal lunedì al sabato
Casse Rurali Trentine in orario di sportello


organizzazione: Provincia Autonoma di Trento - Comune di Trento - Comune di Rovereto - Centro Servizi Culturali S. Chiara - Europe Jazz Network