Mobilità. Fermate il mondo... voglio salire

Mostra

MOBILITA’. Fermate il mondo… voglio salire è una nuova mostra interattiva, ideata e realizzata dal Museo Tridentino di Scienze Naturali, assieme al Servizio Comunicazione e Trasporti della Provincia Autonoma di Trento, che esplora il mondo della mobilità da un punto di vista inedito e avvincente. L’esposizione è un’iniziativa proposta nell’ambito del progetto scientifico culturale Sperimentiamo la scienza a Trento, aperta al pubblico neI padiglioni fieristici di Trento Expo dal 6 dicembre 2003 al 30 maggio 2004.

La mostra approfondisce quattro temi relativi alle esternalità, ovvero ai costi esterni del trasporto: sicurezza, congestione, infrastrutture, ambiente. Da sempre spostarsi e viaggiare sono stati espressione di grande libertà. Mai come oggi muoversi è stato un atto così centrale della vita sociale e lavorativa di tutti noi, tanto da divenire una necessità. Quando ci muoviamo la società affronta dei costi che vanno ben al di là di quelli sostenuti direttamente da noi o dall’azienda che ci offre il servizio. Molti nostri spostamenti provocano infatti un aumento dell’inquinamento, del traffico, l’usura delle infrastrutture e il rischio personale di incorrere in un incidente. Alla lunga ciò pesa sulla collettività con dei costi enormi!
La mostra affronta proprio questi temi e lo fa in modo originale, proponendo al visitatore un percorso in cui può vivere, osservare e scoprire cosa è il sistema ‘mobilità’, quali sono le scelte che la influenzano e quali le conseguenze. L’idea che ha ispirato e che percorre tutta la mostra è quella di una nuova mobilità sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico, capace di trovare soluzioni innovative e diversificate per rispondere a una domanda sempre crescente.

Il visitatore è accompagnato in un “viaggio” che si sviluppa in tre momenti, che sono soprattutto tre modi per pensare e affrontare i temi proposti. L’impatto iniziale è di tipo emotivo: ambienti suggestivi e installazioni video che conducono il visitatore nel mondo delle esternalità. Si passa poi agli approfondimenti, uno spazio caratterizzato dall’interazione con 25 originali postazioni da toccare e da sperimentare. Infine, uno sguardo antropologico all’utilizzo del mezzo privato torna a una comunicazione suggestiva, e stavolta ironica.
Il percorso comincia all’interno della vettura di un metrò, dove un filmato introduce alla mostra. Terminata la “corsa” il visitatore entra in una stanza dove trova la sezione di un ponte divisa in due parti: una degradata e l’altra in buono stato. Anche qui delle proiezioni video veicolano il messaggio sottolineando le cause del degrado in modo diretto e incisivo. La seconda stanza, o “fermata”, è dedicata alla congestione. Diverse portiere di automobili allineate suggeriscono un incolonnamento stradale, delle proiezioni sui finestrini riprendono situazioni di vita comune variamente connesse al tema, come la perdita di tempo e l’accumulo di stress. Il visitatore viene poi introdotto in un ambiente particolare dove, in un gioco di luci, immagini e suoni, viene simulato un incidente. Un’ultima stanza presenta una grande vasca contenente un liquido simile all’olio esausto dove, con ritmo lento e inesorabile, cadono gocce d’acqua nera. Dentro la vasca una lastra riflette immagini modificate di paesaggi urbani suggerendo che, per quanto lenta sia l’azione dell’inquinamento, gli effetti possono essere irrimediabili.

Il secondo momento del percorso è quello in cui il visitatore può simulare svariate situazioni ponendosi, di volta in volta, dal punto di vista di chi guida, di chi deve progettare sistemi di trasporto merci o di chi deve valutare resistenza e caratteristiche delle infrastrutture. Ad esempio, nella sezione dedicata alla sicurezza, due divertenti installazioni sfidano il visitatore a testare la propria velocità di reazione: a stimoli luminosi o sonori, nel primo, oppure simulando una situazione di guida, nel secondo. Nella parte dedicata alla congestione diverse postazioni consentono di capire e sperimentare cosa vuol dire gestire la mobilità. Si affronta il tema, attualissimo, dell’ottimizzazione dei percorsi. Una postazione studiata per i più piccoli permette loro di giocare a… trovare la strada più corta. Ci si deve districare nelle vie del centro cittadino, passando per alcuni punti prestabiliti (la farmacia, la scuola, il panificio…) per arrivare alla meta usando corde colorate di lunghezze predefinita minima. Nella sezione ambiente si trova una cabina dedicata all’isolamento acustico, dove si può sperimentare come cambiano le caratteristiche del suono usando materiali diversi come barriera acustica tra la fonte e il ricevente. Tra le postazioni che affrontano il tema delle infrastrutture troviamo anche una divertente installazione con cui possiamo sperimentare i diversi attriti dei materiali stradali e l’effetto che hanno a diverse velocità.
Nel terzo momento della mostra, quello antropologico, si prende spunto da un cubo di lamiere, conservato in un ipotetico museo del futuro, per analizzare i comportamenti e le abitudini che legano l’uomo all’automobile. L’argomento acquista, necessariamente, tinte paradossali!

INFORMAZIONI:
Museo Tridentino di Scienze Naturali
tel. 0461 27 03 11
e-mail: info@mtsn.tn.it

PRENOTAZIONI VISITE GUIDATE:
Sezione Didattica Museo Tridentino di Scienze Naturali
tel. 0461 22 85 02 – 0461 22 29 16
fax 0461 27 03 85
e-mail: didattica@mtsn.tn.it

In occasione della campagna di sensibilizzazione contro l’abuso di alcolici alla guida, visitando la mostra “Mobilità. Fermate il mondo…voglio salire” fino al 30 maggio 2004, potrai accrescere la consapevolezza delle conseguenze connesse al comportamento scorretto di guidare in stato di ebbrezza. A tutti i visitatori di “Mobilità. Fermate il mondo…voglio salire” sarà donato un giroscopio, realizzato dalle Farmacie comunali in collaborazione con l’Automobile Club di Trento, con il quale è possibile misurare il tasso alcolico presente nel sangue e scoprire che guidare è un’azione psicofisica molto complessa, che richiede l’impiego delle nostre migliori capacità.
L’alcol è causa diretta di malattie ma anche di danni rilevanti, aggiuntivi e evitabili dovuti ad incidenti domestici, sul lavoro e sulla strada. In Italia ogni giorno 18 persone muoiono a causa di incidenti stradali e oltre 400 rimangono ferite. Il maggior numero di incidenti stradali si ha nei giorni lavorativi, ma quelli più gravi, come si sa, si verificano nei fine settimana. Eccesso di velocità, guida distratta e abuso di alcolici sono tra le causa prevalenti.
Sono tuttavia ancora poche le persone pienamente consapevoli della pericolosità e dei rischi che l’abuso di sostanze alcoliche rappresenta per la salute dei singoli e della collettività