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Mostra

Cinquant'anni con le creature di Maurice Sendak.

Un progetto Babalibri ed Equilibri, offerto dalla PAT - Ufficio per il Sistema Biblitoecario Trentino
Laboratorio per bambini, con Francesca Archinto, su prenotazione il giorno dell'inaugurazione, 17 gennaio 2014.

Nell'ambito della mostra vengono organizzati, inoltre, i seguenti appuntamenti per i bambini, con Giulia Boschetto, su prenotazione (biblioteca civica, 0464 452500):
• sabato 18 ore 16.00 : lettura/laboratorio "Sei in forma, mostro!"
• sabato 25 ore 16.00: lettura/laboratorio "Sei in forma, mostro!"
• domenica 26 ore 10.30: lettura/laboratorio "Schizza fuori, mostro!"

In principio Maurice Sendak creò i Mostri Selvaggi.
Era il 1963. Sono passati cinquant'anni esatti, dunque, dalla pubblicazione da parte dell'illustratore americano - allora 35enne - del suo libro più celebre: Where the Wild Things Are (Nel paese dei mostri selvaggi).
In quel libro Sendak ha saputo vedere e narrare i mostri che si muovono dentro di noi, li ha dipinti e raccontati in pochi tratti, li ha lasciati scatenare e li ha domati col trucco magico di farli fissare attentamente dagli occhi e dagli animi dei propri lettori, dando così vita a un libro fondamentale nella storia della letteratura, per l'infanzia e non solo.
Sono una ventina le tavole e nove le frasi di testo che compongono Nel paese dei mostri selvaggi e con le quali si è dato vita a un albo illustrato che è stato capace di raccontare uno dei temi fondamentali dello sviluppo della personalità umana: la lotta interiore tra le parti conflittuali del sé. Tema centrale, come sappiamo, di molta letteratura, che Sendak ha saputo raccontare in modo appassionante e non convenzionale, attraverso la lingua non conturbante della metafora, senza rinunciare però ad una forma dalle forti valenze emotive tanto nelle parole che nelle immagini.
I riconoscimenti ricevuti da Maurice Sendak per la sua opera, e per Where the Wild Things Are in particolare, testimoniano del ruolo profondamente innovativo esercitato nel mondo della letteratura infantile. Nel 1964 le Wild Things hanno vinto la Caldecott Medal; nel 1970 Sendak è stato il primo illustratore americano ed essere insignito dell' Hans Christian Andersen Award for children's book illustration; nel 1997 ha ricevuto la National Medal of Arts dal presidente Clinton e, nel 2003, il primo Astrid Lindgren Memorial Award, istituito dal governo svedese.
Senza ombra di dubbio Where the Wild Things Are è diventato uno dei most important picture book americani e di tutto il mondo, grazie alle traduzioni in quasi tutte le lingue, ai 19 milioni di copie fin qui vendute e ai numerosi adattamenti: da un animated short del 1973, passando attraverso un'opera musicale realizzata negli anni '80 dal compositore britannico Oliver Knussen, fino alla versione cinematografica del 2009, diretta da Spike Jonze, realizzata con la collaborazione dello stesso Sendak e dello scrittore americano Dave Eggers, che ha curato la sceneggiatura e scritto il romanzo del film (edito nella collana Strade Blu di Mondadori).

Dedicare un progetto di lavoro e una mostra ai mostri selvaggi di Maurice Sendak, significa oltre che impegnarsi in un tributo verso questo grande maestro recentemente scomparso e verso le sue creature più celebri, anche e soprattutto riconoscere il valore fondante della sua opera e suggerirne una rilettura volta a valorizzarne gli aspetti di suggestione visiva e narrativa, le sue implicazioni relative alla costruzione delle identità e delle personalità, le valenze figurative ed iconografiche, tanto nella loro dimensione storica che in quella della potenza espressiva.

Cinquanta anni di mostri selvaggi vengono celebrati con una mostra che riunisce cinquanta illustrazioni, realizzate da altrettanti illustratori e illustratrici, invitati a reinterpretare secondo il proprio stile le creature selvagge di Maurice Sendak. Non ci sono dubbi che i mostri selvaggi di Sendak abbiano gioiosamente cresciuto tanto generazioni di giovani lettori, che generazioni di giovani illustratori. Tutti i grandi interpreti dell'illustrazione contemporanea hanno certamente annoverato Sendak e le sue creature selvagge tra le proprie fonti ispiratrici. Il mondo selvaggio dell'illustrazione italiana per l'infanzia contemporanea rende omaggio attraverso questa mostra a un maestro e alla sua idea creatrice, riflettendo così sulle radici comuni e suggerendo piste di ricerca formale e tematica del proprio lavoro.

Cinquanta illustratori e illustratrici e altrettante illustrazioni: una per ogni anno dalla prima pubblicazione di Where The Wild Things Are. L'elenco dei nomi selvaggi parla da solo:
Antonella Abbatiello, Allegra Agliardi, Roberta Angaramo, Alicia Baladan, Brunella Baldi, Agnese Baruzzi, Silvia Bonanni, Marcella Brancaforte, Emanuela Bussolati, Chiara Carrer, Paolo Cardoni, Anna Castagnoli , Alessandra Cimatoribus, Nicoletta Costa, Annamaria Curti, Paolo D'altan, Chiara Dattola, Evelyn Daviddi, Gianni De Conno, Mauro Evangelista, Vittoria Facchini, Antongionata Ferrari, Michele Ferri, Simone Frasca, Gabriella Giandelli, Philip Giordano, Desideria Guicciardini, Federico Maggioni, Giovanni Manna, Marina Marcolin, Cecco Mariniello, Franco Matticchio, Octavia Monaco, Eva Montanari, Fausto Montanari, Giulia Orecchia, Arianna Papini, Valeria Petrone, Cristina Pieropan, Sonia Maria Luce Possentini, Petra Probst, Chiara Rapaccini, Andrea Rauch, Giulia Sagramola, Lucia Scuderi, Febe Sillani, Sualzo, Gek Tessaro, Ilaria Urbinati, Pia Valentinis

Il progetto della mostra è di Francesca Archinto, Eros Miari e Gabriela Zucchini.
L'allestimento della mostra è a cura di Cristina Archinto.


organizzazione: Biblioteca Civica G. Tartarotti