MozArt. Note di viaggio in chiave di violino

Mostra

Mostra a cura di Marina Botteri Ottaviani – Antonio Carlini – Giacomo Fornari

La mostra, organizzata dal Comune di Riva del Garda in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storico-artistici della Provincia Autonoma di Trento, nasce dal ritrovamento in collezione privata trentina di un ritratto inedito di Wolfgang Amadeus Mozart in Trentino, e si sviluppa attraverso un percorso rivolto da un lato a ricostruire l’ambiente musicale italiano del Settecento, dall’altro a recuperare la complessa trama di incontri che accompagnarono tra il 1769 e il 1773 i viaggi dei due Mozart, padre e figlio, verso l’Italia, facendo tappa nella nostra regione. La cronaca dei passaggi trentini viene ricostruita attraverso le lettere e gli appunti di Leopold Mozart che descrivono l’ambiente locale caratterizzato da una grande vivacità intellettuale sia in campo artistico come pure in quello musicale

La mostra inizialmente punta l’attenzione sul contesto musicale italiano nel XVIII secolo e, in particolare dedica attenzione all’accademia musicale di Bologna, dove intorno alla figura di padre Martini, insegnante e collezionista, nella seconda metà del XVIII secolo, si riunirono numerosi musicisti di fama nazionale e internazionale capaci di attirare un giovane e promettente talento come Wolfgang Amadeus Mozart a cimentarsi per ottenerne il riconoscimento. Grazie alla collaborazione del Museo e Biblioteca internazionale della musica di Bologna figurano quindi in mostra i ritratti del fondatore e animatore padre Martini e di altri musicisti a lui legati, che testimoniano dell’ attività della scuola bolognese, di cui lo stesso padre volle fosse mantenuta traccia nei ritratti. La sezione della mostra dedicata all’ambiente musicale del Settecento viene arricchita da alcune preziose scene di concerti settecenteschi, tra cui un delicato disegno di altissima qualità raffigurante un concerto di Giambettino Cignaroli e il celeberrimo presunto ritratto di Antonio Vivaldi .

La seconda sezione della mostra offre al visitatore l’immagine di Wolfgang Amadeus Mozart del quale, attraverso un restauro scrupoloso e indagini scientifiche accurate, è stato possibile risalire all’autore, Giandomenico Cignaroli, fratello del più celebre Giambettino, attivo a Verona e nei territori limitrofi. Accanto a questo figura un altro ritratto inedito di un giovane musicista inglese Thomas Linley, con cui Amadeus strinse una profonda seppur breve amicizia durante il soggiorno fiorentino.

La terza sezione della mostra illustra attraverso testimonianze iconografiche d’epoca il passaggio dei Mozart a Bolzano e a Trento: si potranno ammirare i ritratti dei personaggi che li accolsero e con i quali il giovane Mozart strinse profondi legami di amicizia (Lodron, Firmian, Pizzini, Tartarotti, Vannetti, Bridi), quadri familiari e rappresentazioni di manifestazioni musicali popolari che forniranno al visitatore un quadro realistico dell’insieme e della trama quanto mai ricca e variegata di umanità che accompagnò i viaggi dei due musicisti assecondando la fama che li precedeva e accompagnava sempre.

L’ultima sezione invita a riflettere sulla recezione mozartiana nel XIX secolo: dal teatro ottocentesco, dove il tema del genio fanciullo rimase molto presente in opere popolari, alla ritrattistica, all’architettura celebrativa che a Rovereto trovò nel giardino Bridi una sua significativa espressione.

Il significato di tale iniziativa, nella quale sono state coinvolte più istituzioni per i numerosi prestiti e collaborazioni scientifiche tra cui, il Castello del Buonconsiglio di Trento, il Museo Civico, la Biblioteca Civica, l’Accademia degli Agiati di Rovereto, l’Istituto Musicale Antonio Vivaldi, il Museo Civico, il Comune e l’Assessorato alla Cultura di Bolzano, il Museo e Biblioteca Internazionale della Musica di Bologna, l’ Associazione Mozart Italia (sede di Rovereto), la Pinacoteca di Castello Sforzesco e la Biblioteca Ambrosiana di Milano, sta nel voler aprire nuove piste di ricerca e di fruizione artistica in un campo solo apparentemente noto e sondato sotto ogni aspetto. E l’approccio, che affianca in senso rinnovato, musica e arte, nonché storia della musica e storia dell’arte, promette con i risultati illustrati in questa iniziativa, ulteriori scoperte a chi volesse a sua volta cimentarsi nell’impegno di rintracciare obliati legami con la cultura del Trentino settecentesco, le sue grandi famiglie, il suo respiro – si è tentati di dire - inaspettatamente così europeo.

Soprintendenza per i Beni Storico-artistici
via San Marco, 27 38100 Trento
0461/492100
E-mail: sopr.storicoartistici@provincia.tn.it


organizzazione: Museo Civico di Riva del Garda - P.A.T. Soprintendenza per i Beni Storico-artistici