Musica e Astronomia

Musica classica

Il binomio "Musica e Astronomia" fa subito pensare a Pitagora, all'antica dottrina dell'armonia delle sfere, all'idea cioè di un universo armonico e musicale, regolato da rapporti numerici semplici, gli stessi che individuano intervalli musicali fondamentali e consonanti. Non tutti sanno però che si tratta di un'idea profonda e duratura nella cultura europea: dall'antichità a tutto il medioevo, quando la musica era coltivata nel quadrivium delle arti liberali assieme ad aritmetica, geometria e astronomia, appunto; ma anche in pieno Rinascimento e persino nel Seicento, agli albori della "scienza moderna", Keplero illustra il nuovo modello cosmologico copernicano facendo sistematico riferimento agli intervalli musicali. Se dunque l'astronomia si è a lungo avvalsa di paradigmi o categorie musicali, la musica per parte sua si è alimentata di tale relazione, non solo a livello puramente teorico o traendone spunto per opere ad essa ispirate, ma anche in quella sua concezione generale che la vede come un'arte strettamente imparentata alla matematica e ad essenziali equilibri cosmici: un modo di pensarla fortemente collegato alla sua pratica, una concezione antica ma ancora largamente diffusa, nella musica colta (da Bach a Stockhausen) come in quella etnica o popular (dai canti rituali di tradizione orale alla new age).
Nel 2009, Anno internazionale dell'Astronomia, il Conservatorio Bonporti di Trento organizza, presso la sede di Riva del Garda, un importante appuntamento, a conclusione del consueto ciclo degli Incontri di analisi e composizione curati da Massimo Priori: sabato 21 novembre, nel pomeriggio (ore 16) il tema sarà al centro di una tavola rotonda alla quale parteciperanno astronomi (Renato Dicati), compositori (Alessandro Solbiati), musicologi (Paolo Gozza, Marco Bizzarini, Franco Ballardini); in serata (ore 20.30) sarà ripreso e sviluppato in un concerto di musiche ad esso dedicate, in gran parte nate per questa occasione e presentate quindi in prima esecuzione assoluta. Numerosi e illustri gli autori che hanno accolto l'invito: Paola Ciarlantini, Cosimo Colazzo, Renato de Grandis, Roberto Doati, Emilio Galante, Riccardo Giavina, Mauro Graziani, Javier Torres Maldonado, Leonardo Polato, Alessandro Solbiati, Nicola Straffelini. Assai diverso è stato, per ciascuno, l'approccio all'argomento, affrontato talvolta in modo più diretto ed esplicito, oppure in maniera metaforica e allusiva, per le sue connotazioni futuriste e fantascientifiche o viceversa storiche e archeologiche, o ancora per i suoi contenuti morali o metafisici, a testimonianza della ricchezza e fertilità del rapporto fra le due "arti". Diversi inoltre sono i mezzi musicali utilizzati: strumenti elettroacustici, naturalmente, accompagnati talvolta da proiezioni video, ma anche strumenti tradizionali, che porteranno sul palcoscenico gli stessi compositori in veste di interpreti (Cosimo Colazzo, Emilio Galante) assieme a docenti e studenti del Conservatorio (Anna Brandolini e Maria Grazia Petrali pianoforte, Rossella Righi soprano, Mauro Tonolli chitarra elettrica, Antonio Casagrande e Nicolò Zorzi contrabbasso).

programma del concerto

Cosimo Colazzo
Disteso a oriente per pianoforte
Cosimo Colazzo pianoforte

Roberto Doati
La scala non procede oltre (2009)
Videomusica
prima esecuzione

Emilio Galante
Moon light per flauto e live electronics
prima esecuzione
Emilio Galante flauto

Nicola Straffelini
Il meccanismo di Anticitera
per chitarra elettrica
prima esecuzione
Mauro Tonolli chitarra elettrica

Mauro Graziani
V’ger (2009, estratto)
per dispositivo elettroacustico
prima esecuzione

Riccardo Giavina
Ab astris da un’antica mappa del cielo per pianoforte
prima esecuzione
Maria Grazia Petrali pianoforte

Leonardo Polato
Hoyrem per dispositivo elettroacustico e soprano
prima esecuzione
Rossella Righi soprano

Alessandro Solbiati
da Interludi, “Luminoso con energia”, “Omaggio a Luis”, “Mercurio”, per pianoforte
Maria Grazia Petrali pianoforte

Javier Torres Maldonado
Enim adscititios accidentalesque a Stellis fulgores adimit
(Toglie alle stelle gli splendori acquisiti e accidentali)
per dispositivo elettroacustico e video. Versione quadrifonica.
video di Luciano Olzer

Renato De Grandis
Clair de lune, Midrash, due preludi per pianoforte
Anna Brandolini pianoforte

Paola Ciarlantini
Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco,
dalle Operette morali di Giacomo Leopardi, riduzione e adattamento di Paola Ciarlantini (2009)
per due contrabbassi e proiezioni video
prima esecuzione
Antonio Casagrande, Nicolò Zorzi contrabbassi
(studenti della classi di contrabbasso, docente Massimiliano Rizzoli)


organizzazione: Conservatorio di Musica "F.A. Bonporti" sede di Riva del Garda