NIP_not important person
Stagione di Prosa di Bolzano 2013/2014
Altri Percorsi
Macelleria Ettore
NIP_not important person
di Carmen Giordano e Marco Simiele
testi Carmen Giordano e Marco Simiele
regia Carmen Giordano
scene e costumi Maria Paola Di Francesco
luci e audio Alice Colla
musiche originali Chiarastella Calconi
video Katia Bernardi
con Paolo Pilosio, Maura Pettorruso, Stefano Detassis
La rassegna "Altri Percorsi" prosegue con NIP_ not important person, lo spettacolo vincitore del Premio nuova_scena.tn promosso dal CSC Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento e dal Teatro Stabile di Bolzano. La giuria, composta da abbonati alle stagioni di Trento e Bolzano, ha scelto questo progetto prodotto dalla compagnia teatrale trentina Macelleria Ettore, premiandolo per l'originalità della messa in scena, la qualità e l'efficacia della drammaturgia e per l'interpretazione.
«Un osservatorio su dinamiche e relazioni tra persone, nel tempo e nello spazio», così Carmen Giordano, fondatrice nel 2008 del gruppo teatrale, definisce lo spettacolo che vive della costante contaminazione tra performance, musica e video. NIP, ovvero il contrario di VIP: i NIP sono le persone qualunque, con vite qualunque, quelle che si incontrano ogni giorno per strada, in ufficio, al bar, in metropolitana, a scuola, a casa, in chiesa. Persone che la messa in scena spia, seziona, smonta pezzo per pezzo e rimonta grazie a un movimento sincopato che procede con un montaggio di immagini. E soprattutto, NIP si rivolge a uno spettatore contemporaneo, che fa zapping, non va a teatro, legge METRO, paga il mutuo, gioca al Superenalotto, guarda Sanremo, MTV e Il Grande Fratello, vale a dire a un altro NIP che vede sé stesso a una velocità raddoppiata, in uno scorrere seriale di altri "noi". Con attitudine sempre giocosa e utilizzando una coreografia meccanica e frammentata, lo spettacolo si muove lungo la sottile linea che separa la creazione dalla provocazione. In una scenografia asettica, che si rivela essere una scatola bianca, Paolo Pilosio, Maura Pettorruso e Stefano Detassis si muovono come manichini o meglio, come degli androidi. An-droidi organici però, vista la scritta "fragile" dal colore rosso sangue che campeggia sulle loro tutine candide. Indossando con disinvoltura l'inespressività di una maschera neutra, i tre "NIP protagonisti" sono pronti a interpretare l'uomo qualunque in un download costante d'informazioni. Distorte, ripetute, fatte a pezzi e ricomposte artificiosamente, le loro parole vengono riproposte al pubblico con un senso completamente differente da quello originale: un ribaltamento verbale e semantico che mette in luce l'assurdo celato dal linguaggio della nostra quotidianità.