Na fiola da maridar
di Stefano Palmucci – traduzione a cura della filodrammatica "La Revodana" di Revò
Cosa spinge la bella Agnese, virtuosa e contesissima figlia di Sebastiano e Lucia, a scegliere per marito Pancrazio, goffo ed imbranato figlio della vedova Emma? La madre di Pancrazio non può che compiacersi della scelta, non scorgendo le ben evidenti magagne di bellezza e comprendonio del figlio.
Ma alcuni segnali non possono non lasciarla perplessa, in particolare la nascita del nipote, troppo prematura e senza alcuna somiglianza tra padre e figlio. Neppure pare un matrimonio di interesse, poiché la bella Agnese aveva a disposizione ben altri pretendenti, altrettanto facoltosi ed assai più attraenti e perspicaci.
La vedova decide discretamente di indagare ipotizzando che dietro la strana scelta della giovine si celi in realtà un segreto inconfessabile.
L'indagine coinvolge una miriade di spassosi e balzani personaggi: la dott.ssa Fiaschetta, in avanzato alzheimer e ubriacona indefessa, don Sisto, prete manesco e severissimo, Toni il contadino, dalle scarpe grosse e il cervello troppo fino e l'ardente moglie Rosina, Marietta la comare, e infine il galante cavalier Tarcisio.
organizzazione: Filodrammatica "La Revodana" di Revò