Nabucco
Nabucco
opera in quattro atti di Temistocle Solera
Musica di Giuseppe Verdi
Editore Ricordi Spa, Milano
Nabucco - David Pittman Jennings, Ivan Inverardi
Abigaille - Paola Romanò, Antonella Banaudi
Zaccaria - Riccardo Zanellato, Gianluca Breda
Ismaele - Walter Borin, Alessandro Liberatore
Fenena - Claudia Marchi
Abdallo - Aleyandro Escobar
Gran Sacerdote - Luciano Graziosi
Anna - Beatrice Greggio
direttore Roberto Rizzi Brignoli
Regia, scene e costumi Ivan Stefanutti
Orchestra Filarmonia Veneta G.F. Malipiero
Coro del Teatro Sociale di Rovigo
Maestro del Coro Giorgio Mazzuccato
Nuovo allestimento del Teatro Sociale di Rovigo in collaborazione con il Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento, la Fondazione Nuovo Teatro Comunale ed Auditorium Provinciale di Bolzano, il Teatro Verdi di Pisa
Un grande affresco di ispirazione biblica e di intento patriottico. Se infatti la trama di Nabucco deriva proprio dall'antico testo - laddove narra l'invasione del regno di Giudea da parte del re babilonese Nabucodonosor nel 587-586 a.C., il saccheggio del tempio di Gerusalemme, la deportazione dei vinti in Babilonia, la loro liberazione una cinquantina d'anni più tardi - questa storia di un popolo oppresso non poteva non sollecitare il sensibile compositore a vedervi una sorta di metafora della situazione politica a lui contemporanea, con l'Italia sottoposta al giogo austriaco.
Nabucco è un dramma corale di popolo, reso in musica da una partitura imponente, connotata da una forte presenza sinfonica, nonché dall'immissione di quella larga vena di melodismo popolare che pervaderà tutti i cori "patriottici" fino alla Battaglia di Legnano.
E tuttavia rimane spazio anche per il dramma intimo. Verdi arricchisce il plot biblico con le tormentate vicende individuali di alcuni personaggi di fantasia (l'amore contrastato fra Fenena, figlia del re babilonese, e Ismaele, nipote del re di Gerusalemme; l'amore paterno di Nabucco per Fenena; l'amore non corrisposto di Abigaille, l'altra figlia del re, per lo stesso Ismaele e la sua gelosia distruttiva, rinfocolata dalla scoperta di non essere affatto figlia del re, ma discendente di schiavi), delineando i conflitti fra le diverse personalità attraverso i loro registri vocali, un procedimento che troverà poi compiutezza nelle sue opere successive.
Nabucco è la terza opera di Verdi ed insieme il primo dei suoi grandi successi, complice la presa immediata del risvolto risorgimentale e soprattutto di una delle sue pagine più celebri, il coro "Va'pensiero".
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara