Natura morta in un fosso

Teatro

Teatro Stabile di Bolzano
Natura morta in un fosso
di Fausto Paravidino
con Maria Paiato, Franco Ravera, Fabrizio Coniglio, Davide Lorino, Carlo Orlando, Nana Torbica
regia di Fausto Paravidino

La trama di Natura morta in un fosso, un vero e proprio noir, ce la riassume brevemente lo stesso autore: "C'è un cadavere nella prima scena. Quindi è un giallo. Arriva l'ispettore Salti, il delitto è anomalo e lui è ispettore di polizia in un piccolo centro, una nebbiosa provincia del nord Italia, di solito ha a che fare con delitti di droga, regolamenti di conti, roba di stranieri - quelli che si ammazzano tra di loro - ma questo sembra diverso, la ragazza è giovane, del posto, incensurata, cosa c'entra che l'ammazzano? L'ispettore non vuole andare sul telegiornale, quindi deve fare presto: la morta ha una madre che si chiede come sua figlia sia potuta finire così, cosa sarà della sua famiglia ora che è rimasta sola col marito, che non c'è più quella figlia che teneva unita l'istituzione con l'abitudine…"
Una trama degna del miglior Connelly o di Ellroy. Il testo di Paravadino lascia il pubblico letteralmente incollato alla sedia in preda ad una tensione insolita per le sale teatrali. Un testo che trasmette allo spettatore ansia, vergogna e sgomento ma, allo stesso tempo, riesce a intrattenerlo con dialoghi serrati, stringati e incalzanti, strappandogli un sorriso e stemperando così la tensione.
Sei personaggi che non dialogano mai tra loro, ma intervengono in successione, uno dopo l'altro, anche più volte. Come ha fatto notare il critico Franco Quadri, gli interventi imprimono stravaganti serie di svolte ad un'azione che rimbalza avanti e indietro.
Gli episodi di questo giallo contemporaneo si susseguono freneticamente come in una fiction televisiva o, meglio, in un thriller. In Natura morta in un fosso vi sono vittime e carnefici, c'è la paura e la violenza che non è mai prevedibile, ma qualcosa che scoppia improvvisamente, che nessuno sa esattamente da dove e come arriva. Frammenti di delirante rabbia e brutalità che rimandano purtroppo alla cronaca quotidiana trasmessa senza interruzioni, ad un ritmo quasi furioso e per certi versi freneticamente, da telegiornali e giornali radio. Squarci di ordinaria follia che sconvolgono la società ed ai quali siamo sempre più spesso indifferenti.
Fausto Paravidino ormai non può più essere definito un enfant prodige della drammaturgia contemporanea italiana, ma un autore affermato e tra i più rappresentati, non solo nel nostro paese, ma anche all'estero.

Informazioni sulla prevendita

Biglietti in vendita presso:
• Sportelli delle Casse Rurali Trentine dal 24 novembre fino al giorno dello spettacolo
• Al Palazzo dei Congressi, la stessa sera dello spettacolo, dalle ore 19.30


organizzazione: Comune di Riva del Garda Assessorato alla Cultura - Coordinamento Teatrale Trentino