Neghentopia - La parabola dell'antropologo eretico
A grande richiesta torna Matteo Meschiari per presentarci il suo nuovo spiazzante lavoro.

Tra "La strada" di Cormac McCarthy e "Il Piccolo Principe" di Saint-Exupéry, Neghentopia è una parabola sul rapporto impossibile tra civiltà e lato selvatico. Ambienti e personaggi sembrano usciti dalle pellicole di Herzog, Tarkovskij e Miyazaki, o dalle tavole di Moebius e Peter Kuper. Le azioni, come in un film distopico, sono accompagnate da una colonna sonora alienante: l’elettronica di nicchia degli anni Ottanta, Brian Eno, il punk rock cinese, PJ Harvey, il canto tradizionale mongolo.
In un amalgama pop, Apocalypse Now e Blade Runner convivono con Orwell e Agamben, ma la vera protagonista è la scrittura, quella dei dialoghi svuotati, dei paesaggi dove i colori finiscono.
Matteo Meschiari (Modena, 1968) insegna antropologia e geografia all’Università di Palermo. Studia il paesaggio in letteratura, la wilderness, il camminare, lo spazio percepito e vissuto presso varie culture di interesse etnografico.
Scrive testi di saggistica, narrativa e poesia.
Ad illustrare il libro e a fare da controcanto alle parole di Meschiari, le potenti illustrazioni di Rocco Lombardi: 26 tavole in bianco e nero di uno dei più apprezzati illustratori italiani. Immagini di grande forza che rendono perfettamente tangibili il mondo allucinato dei personaggi, la tensione della narrazione, la vacuità del deserto.