Nelly Bührle-Anwander. Il Mondo di Petronilla
Per la prima volta in Italia, lartista austriaca Petronilla (Nelly) Bührle-Anwander, ospite presso la Galleria Transarte di Rovereto dal 10 dicembre al 31 gennaio prossimi.
37 sculture realizzate in papier-maché e 20 chine per «Il mondo di Petronilla. Vizi pubblici e private virtù» (mostra e catalogo a cura di Sergio Poggianella) per raccontare la ricerca dellartista intorno al «femminile». Un universo attraversato nel quotidiano, di cui la scultrice con un irriverente allusivismo cattura la tensione eccentrica tra «vizi pubblici e private virtù» nellera dei consumi: riferimenti recenti alle sculture dellartista franco-americana Niki de Saint Phalle e ai mega-fumetti dellalto-atesino Klaus Pobitzer; più in generale i soggetti e i linguaggi scelti da Petronilla si collocano sulla scia della Pop Art, per la tendenza a trasformare in tematica artistica la realtà della società mediatica occidentale, con quel suo proprio repertorio di immagini, spesso banali e artificiose. Petronilla riesce ad aggiornare questa tendenza e propone una messa in scena mescolando efficacemente gli ingredienti dellironia e della satira: la messa in scena del «femminile» nellattuale cultura dei media, degli eventi. Strizzate in vita, prosperose al giro-seno e al giro-fianchi, abbarbicate su improbabili scarpe-trampoli, disseminate di griffe: non ne rimangono immuni neanche la suora e la crocerossina.
Come in un teleromanzo-fiume o in un reality-show le cui protagoniste vengono sempre scrupolosamente proposte al pubblico con laiuto di filtri ottici, prospettive traverse e illuminazioni speciali per esaltarne la teatralità e riscattarle dallanonimato (potere del tubo catodico!); così «Il mondo di Petronilla», avvolto da un senso di sfrontato voyeurismo, non pretende di suscitare accuse, ma di smascherare forse la ricerca didentità tra illusione e disillusione, tra creazione di ideologie e assenza di orientamento, ed a confrontarli con le dimensioni gotiche e creepy di vita quotidiana. Walter Benjamin è stato superato: egli riteneva che la tecnica potesse essere usata come strumento per abbattere la cultura delite attraverso una trasformazione radicale della funzione e del significato sociale dellarte; Petronilla, come la Pop Art, va oltre questo disincanto. Ne «Il mondo di Petronilla», tra «vizi pubblici e private virtù», si consuma lo stralcio di una commovente commedia dove tuonano, adorne di sogni e luminose visioni, le risate delle Signore.
organizzazione: Galleria Transarte