Noo Saro-Wiwa, la figlia del Mandela nigeriano

Incontri e convegni , Presentazione libro

Figlia di Ken Saro-Wiwa, ucciso per essersi schierato contro le multinazionali del petrolio ( e soprannominato il ‘Mandela di Nigeria’ ), Noo Saro-Wiwa è cresciuta in Inghilterra ed ha frequentato la Columbia University a New York.

Quando è tornata in Nigeria, lo ha fatto per scrivere un libro sui generis: ricco di impressioni su una Patria che non aveva vissuto, su un’Africa che non era quella dei racconti familiari, che assomigliava poco al luogo in cui da bambina le facevano trascorrere le estati.

Il suo ‘In cerca di Transwonderland’ ( 66thand2nd ) è uno dei libri più belli e compiuti degli ultimi decenni: vincitore nel 2012 del prestigioso Sunday Times Travel Book of The Year, inserito da The Guardian fra i dieci migliori libri mai scritti sull’Africa.Lo sguardo occidentale dell’autrice è singolare: la Nigeria è pur sempre la sua terra ed i nigeriani sono il suo popolo…, ma non vivrebbe mai in Nigeria la sua vita e non per il risentimento nei confronti della sorte di suo padre.A tradurre le parole dell’autrice, Silvia Turato.

LA STORIA DI KEN SARO-WIWA

Ken Saro-Wiwa è stato uno scrittore ed attivista nigeriano, fra i più importanti intellettuali dell’Africa postcoloniale. Nei suoi lavori cercava perennemente un equilibrio fra la ricercatezza dello stile e l’intrattenimento popolare.Negli anni ‘70 ricoprì ruoli istituzionali, specie nell’autorità portuale per poi arrivare a posizioni di aperto contrasto con il governo, divenendo il portavoce delle rivendicazioni delle popolazioni del Delta del Niger nei confronti delle multinazionali del petrolio responsabili della distruzione di un’ecosistema e dell’azzeramento delle culture di sussistenza.

Il movimento di cui diventa fondatore, basato su principi non violenti, arriva a organizzare forti manifestazioni di piazza. Ken lo guida dal carcere dove è detenuto in seguito ad una condanna comminata senza alcun processo.Dopo esser stato arrestato una seconda ed una terza volta, viene impiccato insieme ad altri attivisti, senza che sia possibile presentare ricorso per la condanna ricevuta. 

Nell'aprile del 1995 mentre è in carcere in attesa del processo, gli viene conferito il Goldman Invoromental Prize in riconoscimento della sua attività in favore dell'ambiente.Nel 1996 venne avviata una causa contro la Shell per dimostrare il coinvolgimento della compagnia petrolifera nella sua morte: la Shell ha patteggiato, pagando un risarcimento di 15 milioni di dollari.

La Shell precisò di aver accettato di pagare il risarcimento non perché colpevole del fatto ma per aiutare il "processo di riconciliazione.Secondo gli ambientalisti ed i compagni di Saro-Wiwa invece, documenti confidenziali della Shell dimostrerebbero il coinvolgimento della compagnia petrolifera nelle violazioni dei diritti umani in Nigeria.


organizzazione: Libreria Arcadia