Norma

Musica lirica

Trento a Teatro
Stagione Lirica

Norma
Tragedia lirica in due atti
musica di Vincenzo Bellini
libretto di Felice Romani
masse artistiche e tecniche del Teatro Verdi di Pisa
nuovo allestimento
co-produzione del Teatro Verdi di Pisa e del Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento

personaggi e interpreti
Pollione Francesco Anile / Rudy Park
Oroveso Luca Tittoto
Norma Silvia Dalla Benetta / Maria Billeri
Adalgisa Valentina Coladonato / Alessandra Palomba
Clotilde Nadiya Petrenko
Flavio Giorgio Trucco
Due fanciulli, Arturo Niccolai, Leonardo Vannucchi
figli di Norma
e Pollione
direttore Alessandro Pinzauti
regia Pierpaolo Pacini
scene Tobia Ercolino
costumi Massimo Poli
luci Pierpaolo Pacini
Orchestra della Toscana
Coro del Teatro di Pisa
maestro del coro Marco Bargagna
assistente musicale Filippo Conti
maestra collaboratrice AnnaCognetta
maestra alle luci Lorenza Mazzei

Composta in meno di tre mesi, dall'inizio di settembre alla fine di novembre del 1831, Norma debuttò al Teatro alla Scala di Milano il successivo 26 dicembre.
Quella sera l'opera, destinata a diventare la più popolare tra le dieci composte da Bellini, andò incontro ad un fiasco clamoroso, dovuto sia a circostanze legate all'esecuzione (l'indisposizione della primadonna, il soprano Giuditta Pasta, nonché la tensione psicologica degli altri membri del cast), sia alla presenza di una claque avversa a Bellini e alla Pasta; non di meno, l'inconsueta severità della drammaturgia e l'assenza del momento più sontuoso, il concertato che tradizionalmente chiudeva il primo dei due atti, spiazzò il pubblico milanese.
Il soggetto, tratto dalla tragedia di Alexandre Soumet Norma, ossia L'infanticidio, è ambientato nelle Gallie, al tempo dell'antica Roma, e presenta espliciti legami con Medea. Fedele a questa idea di classica sobrietà, Bellini adottò per Norma una tinta orchestrale particolarmente omogenea, relegando l'orchestra al ruolo di accompagnamento della voce.
L'opera, incentrata sulla protagonista, divenne il cavallo di battaglia di alcuni grandi soprani del passato, tra cui Maria Callas e Joan Sutherland; tuttavia la poliedricità del personaggio e della sua vocalità - che spazia dal lirismo più puro alla coloritura e ad accenti di sconvolgente drammaticità - ne fanno uno dei ruoli più impervi per voce di soprano, tanto che l'opera è oggi più famosa che rappresentata.


organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara