Notti nei Musei

Manifestazioni ed eventi

Venerdì 16 luglio il secondo appuntamento con le «Notti nei musei».
Dalle ore 20 fino alle 23 apertura gratuita del Museo di Riva del Garda e un ricco programma d'iniziative per adulti e bambini: dalla visita guidata (in italiano, inglese e tedesco) alla mostra «La via delle anime. Sepolture di epoca romana a Riva del Garda», alla Pinacoteca e alle collezioni permanenti di Archeologia e Storia, ad un laboratorio creativo per bambini (entrambe le proposte sono dalle 20.15 alle 21.30).
Infine, alle 21.40 nel cortile della Rocca la proiezione del documentario che Paola Rosà e Antonio Senter hanno girato in Canada sulle orme dei fratelli trentini Silvio e Clemente Boldrini che parteciparono alla leggendaria corsa all'oro. L'iniziativa è della Fondazione Museo Storico del Trentino e del MAG. Si ricorda che fino alle ore 22 è aperta e con entrata libera anche la Galleria civica di Arco.

Una scena del documentario
Durante l'orario delle visite guidate, il laboratorio creativo «Segnidoro», per bambini d'età compresa tra i 6 e gli 11 anni, è condotto da Roberta Segata e da «L'atelier» della cooperativa sociale La Coccinella. L'attività è ispirata alla proiezione del film «Il richiamo del Klondike», con tanti materiali d'uso comune e un pizzico di fantasia, con cui ciascun bambino può dare forma alla propria originale suggestione luccicante.

Alle 21.40 si proietta «Il richiamo del Klondike», durata 58 minuti, inglese con sottotitoli in italiano: girato interamente in Canada, tra British Columbia e Yukon, nell'estate del 2009, il documentario ripercorre lo stesso viaggio dei fratelli trentini Silvio e Clemente Boldrini che a fine Ottocento presero parte alla leggendaria "gold rush" del Klondike. Da Vancouver sulle acque dell'Oceano Pacifico, attraverso il White Pass e lungo il corso del fiume Yukon, sino a Dawson City, cittadina ai confini con l'Alaska, il viaggio dei vecchi cercatori d'oro vive grazie al resoconto di Silvio Boldrini e alle spiegazioni dei protagonisti attuali tra i quali il geologo e prospectort rivano Sandro Frizzi.

Nato da un'idea di Antonio Senter, il documentario si svolge sul doppio binario del presente e del passato, intrecciando i due piani senza bisogno di grandi artifici, visto che la situazione non è cambiata molto. Cercare l'oro, scavarlo e ripulirlo dai residui terrosi e minerali, è una filiera rimasta praticamente uguale nei metodi a cent'anni fa: certo grazie all'energia elettrica, ai generatori e ai macchinari impiegati per gli scavi, l'attività è meno faticosa, ma essenzialmente poco è cambiato. A "ripulire" l'oro da magnetite, sabbia e residui, è ancora e soltanto la forza dell'acqua: l'oro è sei volte più pesante di ogni altro metallo, quindi nel "lavaggio" ("clean up" in inglese), nelle canaline dove viene fatta scorrere acqua ad una pressione ben precisa, gli altri materiali vengono spazzati via, mentre l'oro resta sul fondo.


organizzazione: Museo Civico di Riva del Garda