Notturni a Castello

Manifestazioni ed eventi

Alla luce di fiaccole e torce, esattamente come cinque secoli fa: la notte torna protagonista del castello, pronta a svelarne i segreti, intenta a far parlare gli spiriti che aleggiano tra corti e mura, accorta a restituire il bagliore della voce di dame e cavalieri. La storia che una delle più suggestive iniziative dell’estate trentina si prepara a raccontare approfitta proprio delle suggestioni della luna: protagonista assoluta, la rocca imponente di Castel Beseno. Tra le sue mura e le sue torri, il 16 e il 30 luglio, il 13 e il 27 agosto il calare del sole annuncia un’insolita avventura: di scena sono i Notturni a Castello, viaggio tra le ombre del passato, che vedono la partecipazione del Gruppo Musicale Incorda, della Compagnia delle Arti e della Compagnia d’arme Cangrande della Scala.
Il più grande castello del Trentino approfitta così della dolcezza delle calde serate estive per regalarsi e regalare un viaggio tra i suoi ricordi.
Riemergono dal passato strani personaggi, nobili e fantasmi, guerrieri e musici, a far da guida d’eccezione in questo percorso tra i segreti del Castello. Entrati nella corte principale, il benvenuto è porto, con tutta la magnificenza del caso, dai nobili del maniero, e la suggestione e il mistero delle storie che raccontano non sono che l’assaggio di un lungo tuffo all’indietro nel tempo. Dal bastione nord arriva il segnale che apre le porte della rocca: il tamburo, voce e ritmo che ha accompagnato la storia, severa colonna sonora che guida i visitatori all'interno.
Soltanto per qualche istante è concesso spiare l’intimità cortese di una dama che legge accompagnata dal suono di un flauto. Subito, marziale e irrevocabile, il richiamo del Segretario dei Conti riprende le fila del viaggio: nessun indugiare nei templi dell’amore, dal momento che Venere sempre va a braccetto con Marte.
E dunque ecco il racconto di uno dei più importanti fatti d'arme che ha vissuto il castello: la battaglia di Calliano, combattuta tra veneziani e tirolesi nel 1487. Come rinvigorito dalle storie di sangue e onore, irrompe un rumore di spade da Palazzo Marcabruno: un gruppo di soldati sta duellando. Uno squarcio di battaglia, le voci dei fantasmi che narrano il loro passato: così Castel Beseno congeda i suoi ospiti, in attesa di un’altra avventura.

Con la partecipazione di: Gruppo Musicale Incorda, Compagnia delle Arti, Compagnia d’arme Cangrande della Scala.

Severa, potente, inespugnabile: così appare l’antica mole di Castel Beseno a chi le si avvicina, salendo l’erta in cima alla quale il maniero riposa da quasi un millennio. Quello che è, non a caso, considerato come uno degli esempi più interessanti di architettura castellana della zona alpina si trova in una posizione strategica per il controllo della Valle dell’Adige: per questo motivo il rilievo sul quale sorge Castel Beseno presenta tracce di insediamenti ben più antichi, che risalgono all’indietro nel tempo sino all’Età del Bronzo. I due corpi originari del complesso risultano unificati già a partire dal XII secolo, dalla potente casata dei Castelbarco: i feudatari dei Principi Vescovi di Trento procedettero a un primo ampliamento della struttura, che passò poi in mano, nel 1470, ai conti Trapp.Proprio a loro si deve l’imponente ricostruzione cinquecentesca, conservata sino ad oggi, che dà a Castel Beseno un marcato carattere difensivo: memoria delle lotte di cui il maniero fu protagonista, nel corso del Quattrocento. Il centro della disputa - il dominio sulla Vallagarina - portò l’Impero e la Repubblica di Venezia a scontrarsi in lotte sanguinarie, che videro sconfitte le truppe venete. Da allora Castel Beseno mantiene intatta la sua struttura inespugnabile e la sua vocazione difensiva, benché - nonostante gli interni severi e spogli - all’interno della sua cinta muraria trovino posto testimonianze sorprendenti, come alcuni preziosi frammenti di pittura cinquecentesca e come il magnifico e ampio Campo dei Tornei.
Il lungo degrado cui il castello è stato sottoposto nel corso dei secoli è stato brillantemente scongiurato grazie ai restauri che la Provincia Autonoma di Trento vi ha avviato sin dal 1973: oggi, completamente restituito al suo originario e composto splendore, Castel Beseno è apprezzata sede di mostre temporanee e contenitore d’eccezione per eventi culturali e per spettacoli, come “All’Armi All’Armi” e “Notturni a Castello”.


organizzazione: P.A.T. Assessorato alla Cultura Servizio Attività Culturali - Castello del Buonconsiglio Monumenti e Collezioni Provinciali - Hanno collaborato: i Comuni di Besenello e Calliano