Oi Dáimones (I demoni)

Teatro

Suoni, danze, suggestioni per sette carnevali arcaici e narratore

Produzione: Istituto Culturale Ladino - Trentino Spa
Ideazione e regia RENATO MORELLI
Narratore ANDREA BRUNELLO
Testi CESARE POPPI
Aiuto regia PIERO CAROTTA
Luci ALESSANDRO BIGATTI
Fonica MAX GULINELLI
Organizzazione NEUMA MEDIA
Live performances:
MAMUTHONES, ISSOHADORES MAMOIADA (NU)
COTZULADOS CUGLIERI (OR)
LACHÉ, BUFON, MARASCONS VAL DI FASSA (TN)
ARLECHINI, MATÒCI, PAIÀCI VALFLORIANA (TN)
BEJ, SAPOEUR, CARLISEP SCHIGNANO (CO)
PUST, BLÙMARI VAL NATISONE (UD)
LACHÉ ROMENO (TN)
Corpo bandistico del comune di Romeno

Testi liberamente tratti da:
Legge n.376, Editto di Rotari (643)
Lorenzo il Magnifico (1449-1492), Canti Carnascialeschi: VII Canzona di Bacco
Predica del beato Carlevale devotisima composta par el famoso et excellente Frate Licardone…(1513)
Rabelais, F., Gargantua e Pantagruele (1542)
Definizione di Matachin, Francisco de Alcocer (1599)
Giulio Cesare Croce, Sbandimento esamine e processo al fraudolente, insolente, et prodigo Carnevale…(1624)
Bonaventura Licheri, Gurulis Nova S.Antoni in s’ierru (1773)
Du Cange, C., Glossarium Mediae et Infimae Latinitatis (1883-87)
Toschi, P., Origini del Teatro Italiano (1955)
Camporesi, P., La Maschera di Bertoldo (1976)

Presentazione
Lo spettacolo teatrale Oi Dáimones (I Demoni) nasce come evento promozionale della grande mostra tematica Carnascèr dalle Alpi al Mar Nero: alle radici del Carnevale, organizzata in Val di Fassa (dal 23 luglio al 3 settembre 2006) dal Museo Ladino di Fassa, in occasione del 30° anniversario della fondazione dell’Istituto Culturale Ladino. L’idea centrale di Oi Dáimones è quella di “paracadutare” sul palcoscenico di un teatro storico (come appunto il Sociale di Trento) le performances rituali di alcuni straordinari carnevali arcaici italiani: una collocazione volutamente “decontestualizzata”, lontana dalle vallate appartate e dagli ambiti etnografici autentici di questi rituali, ma nello stesso tempo ideale per sintetizzare in un tempo “drammaturgico” quell’esplosione di colori-suoni-gesti-suggestioni che - parafrasando il Toschi - ci riporta direttamente alle origini del teatro italiano. Un impatto forte, sia dal punto di vista visivo che emozionale, costruito sulla giustapposizione fra una selezione di testi relativi al Carnevale (alle Maschere ed alle Mascherate) elaborati dalla cultura “alta” e l’irruzione sul palcoscenico dei protagonisti autentici di sette carnevali, scelti fra i più significativi della tradizione popolare Sarda, Lombarda, Trentina, Ladina e Slovena. Lorenzo il Magnifico e i Matòci di Valfloriana, Rabelais e i Pust sloveni, Du Cange e il Bufon fassano, Piero Camporesi e i Blumari di Montefosca, l’editto di Rotari e i Bej di Schignano, Frate Licardone e i Laché di Romeno, Paolo Toschi e i Mamuthones di Mamoiada. I testi narrati introducono l’esibizione delle maschere e con questa entrano in una sorta di dialogo drammatico; inquadrano l’esibizione dei singoli gruppi e fungono da suggerimenti per l’interpretazione di quanto avviene sul palco da parte dello spettatore. L’alternanza fra testi “dotti” ed azioni rituali stimola altresì una riflessione sul rapporto fra i livelli di cultura espressi delle pratiche di tradizione orale e dalle corrispondenti elaborazioni letterarie.

Gli autori
RENATO MORELLI Nato a Trento nel 1950, laureato presso la locale Università, ha studiato musica e scienze sociali. Regista RAI dal 1979, ha realizzato film etnografici su Arco alpino, Sardegna e America latina, ottenendo significativi riconoscimenti. Dal 1992 al 1996 ha insegnato Antropologia culturale presso l'Università di Trento. Ha curato con Roberto Leydi la raccolta discografica Canti liturgici popolari italiani (MI, 1988). Ha diretto con Pietro Sassu la collana discografica Musica a memoria (UD, Nota). Con il volume Identità musicale della Val dei Mòcheni (TN, 1996) ha vinto il Cardo d'argento, Premio ITAS (TN, 1997) e il Premio Nigra (TO, 1999). Ha pubblicato con Cesare Poppi Santi, spiriti e Re - Mascherate invernali nel Trentino fra tradizione, declino e riscoperta (TN, 1998). Nel 1998 ha fondato l’Archivio Provinciale della Tradizione Orale della Provincia Autonoma di Trento. Nel 1999 ha fondato il progetto culturalemusicale (Klezmer, tzigano, trentino) Destràni taràf (“Orchestra della nostalgia”). www.renatomorelli.it

ANDREA BRUNELLO Nato a Venezia nel 1969, ha frequentato corsi di recitazione e drammaturgia negli USA presso la Cornell University (1990/1992), la State University of New York (1992/1994), la Utah State University (1994/1998). Nel 2002 fonda la Compagnia Teatro di Bambs, con la quale ha scritto, diretto ed interpretato: Sentirsi Bene; L’ottimista; Io sono così; Coriandoli Spezzati (con cui e' stato finalista al Festival Nazionale del Cabaret 2004 di Torino). Nel 2004 fonda la scuola di teatro “Teatri Possibili Trento”. Nel 2005 è tra i soci fondatori del Consorzio Circuito Teatri Possibili, di cui è presidente. Nel 2005 in collaborazione con l’Istitut Cultural Ladin di Vigo di Fassa (TN) produce La leggenda di re Laurino e nel 2006 Il segreto del lago di Carezza. Nella stagione 2005/2006 debutta con lo spettacolo Sloi Machine, scritto con Michela Marelli che ne firma anche la regia. www.teatrodibambs.it

CESARE POPPI Nato a Bologna nel 1953, ha conseguito la laurea in Filosofia all’Università di Bologna ed il Master ed il Dottorato di Ricerca all’Università di Cambridge. Ha insegnato antropologia dell’arte africana alla University of East Anglia (Norwich, Regno Unito) per sedici anni ed è di recente rientrato all’Alma Mater di Bologna dove insegna Antropologia Politica ed Economica nel Dipartimento di Politica, Istituzioni e Storia. Ha vissuto a lungo fra i Ladini della Val di Fassa e collabora con l’Istituto Culturale Ladino dalla sua fondazione. Ha vissuto e conduce ricerche anche fra il Vagla ed i Chakalle del Ghana nordoccidentale. www.spbo.unibo.it/pais/poppi


organizzazione: Istituto Culturale Ladino - Trentino spa