Omaggio a Emilio Vedova

Musica classica

Festival Pasqua Rovereto

programma:
...Sofferte onde serene... di Luigi Nono (1976)
per pianoforte e nastro magnetico (esecuzione
di Maurizio Pollini) e Giovanni Mancuso, pianoforte;
omaggio a Emilio Vedova
Profili Veneziani del '900
a cura di Riccardo Caldura
testimonianze, documenti, video e musiche
regia di Luigi Scaringella, in collaborazione con Supernova editrice e Nexus

"...sofferte onde serene..." (1976) di Luigi Nono (1904-1990) è dedicato al pianista Maurizio Pollini e segna un nuovo approccio da parte del compositore al suo stile. Si rinuncia a quel che è caratteristico della precedente scrittura: grandi contrasti, "contrappunti" di materiali eterogenei. Qui si indaga sui "cluster" del pianoforte variandoli; vengono messi in mostra i processi del porre in vibrazione e del lasciar spegnere le vibrazioni, che presentano molteplici sfumature attraverso la differenziazione del tocco e dell'uso del pedale, attraverso colpi di pedale che pongono in vibrazione tutto lo strumento, oppure nei suoni su nastro, attraverso delicate modificazioni elettroniche. L'integrazione del pianoforte nel "suono" che scaturisce dagli altoparlanti, unendo e confondendosi in una simbiosi sonora, procura suggestioni difficilmente dimenticabili; i suoni su nastro e quelli dal vivo costituiscono piani autonomi, ma non contrastanti; si integrano e si dilatano a vicenda, con preannunci o echi, quasi sfiorando si e poi allontanandosi improvvisamente...

Giovanni Mancuso è nato a Venezia nel 1970, Pianista e compositore ha studiato con W. Rizzardo e S. Sciarrino e ha seguito i corsi di perfezionamento in musica da camera presso l'Accademia di ImolaconD. DeRosa, M. Jones e P. N. Masi, diplomandosi con il massimo dei voti. Ha studiato presso la Scuola Civica di Milano, perfezionandosi nel repertorio contemporaneo con R. Rivolta e ha approfondito lo studio del linguaggio jaizistico sotto la guida di U. De Nigris. Svolge attività concertistica come pianista e direttore. Ha registrato per la RAI e la Norwegian Broadcasting Company. Ha vinto numerosi premi sia in Italia che all'estero. Sue composizioni sono state trasmesse da Rai-Radio 3, Norwegian Broadcasting Company e Radio Brema. Ha pubblicato con Edipan (Roma), CMP (Pescara -Brussels), Senz'H Edizioni (Roma). Ha fondato nel 1991 l'ensemble e gruppo di studio "Laboratorio Novamusica", con il quale svolge intensa attività concertistica come pianista e direttore.

Emilio Vedova (1919). La sua vastissima opera, intessuta di esperienza veneziana, inizia precocemente nel 1935. Hanno osservato fra gli altri Wemer Haftmann e Dore Ashton non essere Vedova separabile da Venezia, come se la sua opera potesse essere pienamente compresa solo avvertendo la sua relazione profondamente metafisica con la città. In questo senso l'opera di Vedova si palesa coma legata ad un luogo, e allo stesso ha saputo proiettare questo luogo in una dimensione internazionale. Vedova a Venezia ha prima osservato i suoi edifici sacri, in particolare le chiese barocche e gotiche, poi dalla percezione dello spazio, della cangiabilità della luce e dell'ombra ha tratto ispirazione per grandi opere astratte fra le maggiori della stagione dell'informale di matrice espressionista; e in seguito per i Plurimi: opere/sculture/architetture che si articolano nell'ambiente espositivo generando tensioni e linee di forza; dalle esperienze secolari dei maestri vetrai ha tratto ispirazione e materiali per la sua partecipazione all'Expo del 1967. Inesausto sperimentatore ha segnato con la sua presenza alcune delle più importanti manifestazioni internazionali d'arte, come la Biennale (partecipazione coronata dal Gran premio per la pittura del 1960 e alla carriera del 1997) e Documenta, alla quale ha preso parte quattro volte. Prima di tenere la cattedra di pittura all'Accademia di Venezia nel 1975, è stato un insegnante internazionale alla Sommeraccademie di Salisburgo. Dai rapporti con Luigi Nono hanno preso forma opere come Intolleranza '60, e la relazione con Massimo Cacciari ha probabilmente prodotto uno dei più intensi confronti contemporanei fra riflessione filosofica e pratica artistica.

La serata in omaggio a Vedova, tenuta da Riccardo Caldura, ripercorrerà le fasi principali della carriera attraverso immagini d'opere, filmati e testi critici.


organizzazione: Ass. Incontri Internazionali Musica Contemporanea - in collaborazione con Festival Pasqua Rovereto