Omaggio a Tullio Gasperi - Il Canto della Terra
Accanto a una selezione di dipinti di Tullio Gasperi, sono esposte opere di Luisa Bifulco, Carla Caldonazzi, Paolo Dalponte, Bruno Degasperi, Elisabetta Doniselli, Domenico Ferrari, Adriano Fracalossi, Carlo Girardi, Silvio Magnini, Pierluigi Negriolli, Roberto Piazza, Roberto Segati, Stefania Simeoni, Giorgio Tomasi, Ilario Tomasi e Elisa Zeni.
La mostra Omaggio a Tullio Gasperi – Il Canto della Terra nasce dalla volontà, da parte del gruppo di artisti La Cerchia, di ricordare la figura di Tullio Gasperi (Baselga di Pinè, 1923-2019). Socio del gruppo dal 1988, ha sempre dato un notevole contributo alle iniziative dell’associazione, sia dal punto di vista umano che artistico. Con la Cerchia ha partecipato a innumerevoli rassegne in Italia e all’estero fino al 2018, e tra di esse ci permettiamo di citare almeno le intense esperienze di viaggio in Brasile e Argentina, che Tullio ricordava sempre con piacere.
È una mostra che abbiamo voluto con determinazione e tenacia, anche per la difficoltà di trovare uno spazio adeguato, e siamo particolarmente grati al Comune di Pinè per averci dato l’opportunità di presentarla in anteprima nella nuova sede della Biblioteca, nel cuore del territorio dove Tullio Gasperi ha praticamente sempre vissuto e lavorato. Nell’autunno la rassegna verrà poi ospitata, con un diverso allestimento, nella Sala Thun presso la Torre Mirana, a Trento.
Non era nostro intento fare una mostra meramente celebrativa, per questo abbiamo scelto un titolo aperto, dovei il riferimento al Il Canto della Terra, ci permette di allargare il campo e spingerci in possibili digressioni. Un titolo che sottolinea in primo luogo la presenza costante della Natura nel percorso di ricerca artistico di Tullio Gasperi, ma allude anche ad una volontà di porsi in ascolto di una Natura dotata di una sua autonoma potenzialità espressiva. Inoltre ci permette un accostamento con l’opera del musicista Gustav Mahler (1860-1911) Das Lied von der Erde (Il canto della terra), una composizione musicale tra il Lied e la sinfonia, che evidenzia un rapporto dell’uomo con la Natura mai meramente conciliato o consolatorio. Quello di Mahler è un universo sonoro che, anche per l’uso straniante di frammenti di cultura colta e popolare, appare tuttora capace di dar conto delle inquietudini che attraversano ancora il nostro tempo.
Un modo per ricordare un artista e un amico, di tenerne viva la memoria nel segno di una pluralità’ di sguardi.
(testo di Adriano Fracalossi, fonte: comunicato stampa)