Open Studio
Centrale Fies mutua la pratica degli studio visit, tipica dell’arte visiva, facendola aderire al performativo: Marta Cuscunà, OHT-office for a human theatre, AngiUsFestA, Mara Cassiani, Hannes Egger, presentano 20 minuti delle produzioni in corso corredate da percorsi che portano lo spettatore all’interno del processo creativo dell’artista. Articolati in modalità differenti per ogni artista, i percorsi andranno da una condivisione intima ma pubblica attraverso i social network allo svelamento della ricerca iconografica; dai saggi ai romanzi che hanno ispirato l’autore dell’opera al racconto di come si sia riusciti a progettare un importante elemento di scenotecnica, passando ai film e ai video inspirational. E ancora: i processi produttivi, gli intoppi, le modalità, gli aneddoti a narrare cosa vuol dire mettere in scena un’opera performativa, oggi. Ci siamo domandati in che modo lo studio d'artista racconta del suo lavoro in sua assenza, e in quale modo entrare nel suo mondo attraverso le sue tracce, in attesa che lo spazio si animi di nuovo del suo lavoro performativo. Un momento di condivisione lungo una domenica: un’intera giornata passata a curiosare tra gli oggetti e le ricerche degli artisti aspettando di confrontarsi con loro dal vivo, negli spazi di Centrale Fies
Hannes Egger (IT)
Perform! Studio for a performance game
16.00 h - 20.00 h – Parco'
l progetto si sta sviluppando con il sostegno di: Hannes Egger, Denis Isaia.
“Perfom! Studio for a performance game” è un gioco sociale sviluppato da Hannes Egger e Denis Isaia. Ben note performance artistiche sono ri-emanate dai giocatori e valutate di conseguenza. Il gioco rievoca performance storiche, disegnando i partecipanti più vicini alle loro radici storiche, mentre allo stesso tempo crea nuove performance.
Mara Cassiani (IT)
You can (not) advance
19.00 h – Mezzelune
di : Mara Cassiani
ideazione e traiettorie: Mara Cassiani
performer: Mara Cassiani, Francesco Marilungo, Francesco Vecchi
ass.tecnica: Matteo Ascani, A. Giampaoli
video installazione visiva: M.Cassiani feat. Matteo Ascani
costumi di scenas: Mara Cassiani
vestiti: Marios, Claudia Danna
si ringrazia : Andrea Conti, Egidio Egidi, Cesarina Carletti, Lori Girgenti, Mara Mazzanti, Emanuele Masi, Michele Miorelli, Otto Ascani, Leo Masi, Adele Miorelli, Amy Miorelli, Centrale Fies
Abisso. un abisso dentro un abisso. Il calore e la luce sono stati ingoiati da un profondo buio. L’umanità si è sgretolata. In un luogo e in un tempo sconosciuti, l’uomo sta tentando di recuperare la propria anima, persa durante il piano di sviluppo umano.
Freddo. Quando guardi dentro un abisso, l’abisso guarda dentro di te.
“che cosa desideri..cosa cerchi..che cosa sei tu?..cosa sono? questo sono io? il mio vero io?..tu sei tu, nel tuo confine nella tua dimensione..i miei vestiti le mie scarpe la mia stanza..dove sono io?…Il tuo mondo..io non so cosa devo fare..il mio essere si sta sciogliendo..Senza un altro essere distinto da te stesso non puoi conoscere il vero te, prendendo coscienza della differenza di forma tra te e gli altri conosceresti il tuo vero te, la prima altra persona è la madre.
You can (not) Advance, fa parte del ciclo di studi sul presente e sull’’evoluzione umana, nel momento in cui il denaro diviene unico fattore evolutivo della specie.
Il processo è costruito come una esperienza di linguaggio visivo e temporale, che aggira i processi di comprensione per comunicare il contenuto emotivo direttamente all’inconscio e alla memoria.
www.maracassiani.com
Marta Cuscunà (IT)
Sorry, Boys
20.00 h – Turbina 1
di e con : Marta Cuscunà
progettazione e realizzazione teste mozze: Paola Villani
assistenza alla regia: Marco Rogante
disegno luci: Claudio “Poldo” Parrino
disegno del suono: Alessandro Sdrigotti
teste gentilmente concesse da: Eva Fontana, Ornela Marcon, Anna Quinz, Monica Akihary, Giacomo Raffaelli, Jacopo Cont, Andrea Pizzalis, Christian Ferlaino, Pierpaolo Ferlaino
il progetto si sta sviluppando con il sostegno di: Centrale Fies, Operaestate Festival, Comune di San Vito al Tagliamento Assessorato ai beni e alle attività culturali, Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia
un ringraziamento: alle ragazze e ai ragazzi del Gender and Sexuality Group del Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico
Marta Cuscunà fa parte del progetto Fies Factory
Nel 2008, 18 ragazze di una scuola superiore americana, tutte under 16, rimangono incinte contemporaneamente. E sembra che non sia il frutto di una strana coincidenza ma di un patto segreto di maternità per allevare insieme i bambini in una specie di comune femminile.
Dove può mettere radici l'idea di un patto così sconvolgente? Qual è il contesto sociale, la cellula-ospite, in cui questo progetto virale di maternità ha potuto attecchire, prendere il potere e riprodursi? E mentre le ragazze si uniscono e progettano una comunità nuova, i ragazzi dove sono, cosa pensano?
Sulla scena, due schiere di teste mozze. Da una parte gli adulti. Dall'altra i giovani maschi, i padri adolescenti. Appesi come trofei di caccia, inchiodati con le spalle al muro da una vicenda che li ha trovati impreparati.
http://martacuscuna.blogspot.it
OHT Office for a Human Theatre (IT)
Debolezze
21.00 h – Sala Comando
di OHT | Office for a Human Theatre
idea, regia e scenografia Filippo Andreatta
drammaturgia Filippo Andreatta, Charles Adrian Gillott
di e con Francesco Napoli, Sara Rosa Losilla, Patric Schott
Il progetto si sta sviluppando con il sostegno di: Centrale Fies, Fondazione Caritro
In un’atmosfera intrisa d’ilarità e impotenza, questo gruppo di ragazzi insiste sulla tradizione come illusione della permanenza. Il loro impulso rivoluzionario è a fuoco solo come attacco allo status quo e la loro inattività prende la forma di un invisibile monolite uguale e opposto a quello dell’establishment. Infatti, il loro ritirarsi dalla società può essere considerato sia come un atto di distacco civile sia come atto di coinvolgimento politico.
Debolezze è il secondo spettacolo sugli scarti emotivi delle persone e il loro conseguente imbarazzo liberamente ispirato dalla ricerca scientifica di Richard Sennett. Mentre la prima performance (titolo: “Autoritratto con due amici”) affronta il fallimento in uno spazio privato, il secondo lavoro vira sulle debolezze in un contesto pubblico.
www.officeforahumantheatre.org
AngiUsFestA (IT)
O della nostalgia
22.00 h – Forgia
di e con Matteo Angius, Riccardo Festa
il progetto si sta sviluppando con il sostegno di: Accademia degli Artefatti, URteatro e Fondazione Campania dei Festival
Il nostalgico è contemporaneamente qui e là, né qui né là, presente e assente, due volte presente e due volte assente (Vladimir Jankélévitch).
Un programma radiofonico con la forma di uno spettacolo teatrale, fatto di appunti, rubriche, di tentativi da condividere con il pubblico.
Uno spettacolo teatrale costruito su una scaletta, come quella di una trasmissione sempre sul punto di essere interrotta, rimandata, invasa.
Si avanza per capitoli, di cui si è smarrita la numerazione.
Una lista della spesa di cose che ormai non possiamo più comprare, d’immagini che per vederle non ci resta altro che crearle artificialmente. Siamo due uomini di 40 anni, o quasi. Alcune cose le abbiamo fatte, molte altre le abbiamo mancate: e di tutte sentiamo un’insopportabile nostalgia. Stavamo mancando pure questo spettacolo, ma invece, almeno per ora…
biglietto unico per la serata Open Studio 12,00 €