Orchestra Giovanile Luigi Cherubini

Musica classica

MusicaRivaFestival 2007

Concerto Lirico-Sinfonico
Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Anna Viktorova - Mezzosoprano
Isaac Karabtchevsky - Direttore

Il debutto gardesano dell'orchestra giovanile "Luigi Cherubini", per l'occasione diretta da Isaac Karabtchevsky

E’ arrivato il giorno del debutto a Riva del Garda della prestigiosa Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”, ospite d’eccezione di musicaRivafestival. Questa sera, giovedì 26 luglio, ore 21.30 al Palazzo dei Congressi si esibirà sotto la direzione di Isaac Karabtchevsky.
Il debutto gardesano dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” vedrà l’esecuzione del Capriccio Italiano di Tchaichovsky, di due arie da Sansone e Dalila di Camille Saint - Saëns, interpretate dal mezzosoprano russo Anna Viktorova, vincitrice assoluta della XII edizione del Concorso Internazionale per giovani cantanti lirici “Riccardo Zandonai” e della Sinfonia n. 8 di Dvorak.
Fondata da Riccardo Muti, la “Cherubini” si pone quale strumento privilegiato di congiunzione tra il mondo accademico e l’attività professionale. Gli 80 giovani strumentisti, provenienti da tutte le regioni italiane e scelti tra oltre 600 aspiranti attraverso audizioni e selezioni effettuate nel corso di due anni da una commissione presieduta dallo stesso Muti. Il percorso di crescita è articolato in periodi di studio che trovano sempre esito concreto nel momento del confronto con il pubblico.
“Vorrei restituire al mio Paese ciò che da esso e dai suoi grandi maestri ho ricevuto: costruire un’orchestra di giovani talenti italiani che, dopo il Conservatorio, in tre anni di attività possano apprendere il significato dello stare in orchestra, del dare il proprio contributo ad una compagine sinfonica od operistica, acquisendo piena consapevolezza di un ruolo che certo non è meno importante di quello solistico”. Ispirata dalla volontà e dal desiderio di Riccardo Muti, suo fondatore, l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” assumendo il nome di uno dei massimi compositori italiani di tutti i tempi attivo in ambito europeo - Beethoven stesso lo considerava il più grande della sua epoca - vuole sottolineare, insieme ad una forte identità nazionale, la propria inclinazione ad una visione europea della musica e della cultura.
Orchestra di formazione, la “Cherubini” si pone quale strumento privilegiato di congiunzione tra il mondo accademico e l’attività professionale. Gli 80 giovani strumentisti, provenienti da tutte le regioni italiane e scelti tra oltre 600 aspiranti attraverso audizioni e selezioni effettuate nel corso di due anni da una commissione presieduta dallo stesso Muti, sono integrati dai migliori allievi della Scuola di Fiesole, sulla base di un protocollo di intesa siglato tra l’Orchestra Cherubini e la prestigiosa istituzione di formazione musicale.
Il percorso di crescita è articolato in periodi di studio che trovano sempre esito concreto nel momento del confronto con il pubblico. “Solo in questo modo è possibile – spiega Riccardo Muti – dare spazio all’entusiasmo e al talento di questi giovani musicisti abituati in Conservatorio ad affrontare solo marginalmente il momento delle esercitazioni orchestrali, nonché, a causa di programmi troppo spesso antiquati, a trascurare autori fondamentali per il loro sviluppo artistico”.

Informazioni sulla prevendita

prevendita biglietti c/o palazzo dei congressi dal 16 luglio al 4 agosto 2007 dalle ore 16.00 alle ore 18.00

La “Cherubini”, nata nel 2004 e gestita dall’omonima Fondazione costituita dalle municipalità di Piacenza e Ravenna e dalle Fondazioni Toscanini e Ravenna Manifestazioni, divide la propria sede tra il Teatro Municipale di Piacenza e, quale residenza estiva, il Ravenna Festival.
Infatti è proprio nell’ambito di questo prestigioso Festival che la “Cherubini”, dopo aver debuttato ufficialmente nel teatro piacentino nel giugno 2005 diretta da Riccardo Muti, ha compiuto il primo vero e proprio “stage formativo” esibendosi, in un brevissimo arco di tempo e con successo, sia nel repertorio operistico più tradizionale, in una nuova produzione del Faust di Gounod diretta da Patrick Fournillier, che in quello meno frequentato, come la Sancta Susanna di Hindemith eseguita in forma di concerto sotto la direzione di Riccardo Muti. Eppoi nel repertorio sinfonico con l’esecuzione dei concerti per pianoforte di Prokof’ev insieme ai solisti del Toradze Piano Studio; e di nuovo con Muti in due grandi pagine beethoveniane: il Concerto in re maggiore per violino e orchestra (con Vadim Repin) e la Quinta Sinfonia. Sempre con Riccardo Muti la “Cherubini” si è poi esibita al Festival di Malta, nella cattedrale di Trani per i trent’anni del FAI, e nell’Aula del Senato – alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi - per il tradizionale concerto di Natale trasmesso in eurovisione da RaiUno.
A confermare l’intento di indagare un repertorio di particolare valore formativo, la “Cherubini” ha affrontato con Riccardo Muti, festeggiando il primo anno di attività nel maggio 2006, una densa tournée italiana che l’ha vista cimentarsi con opere di Haydn (il Concerto in do maggiore per violoncello e orchestra), Mozart, Dvořák, Hindemith (la suite dal balletto Nobilissima visione), Rossini, Verdi e Puccini. Al Ravenna Festival 2006 l’orchestra si è esibita in molti concerti rinnovando l’intensa esperienza della residenza estiva. Diretta da Jurij Temirkanov, Riccardo Muti e Wayne Marshall si è cimentata con autori come Dvořák e Shostakovich, col repertorio sacro di Mozart fino al grande musical del Novecento con Gershwin e Bernstein.
L’annuale appuntamento del concerto per il FAI – questa volta nello straordinario scenario del Duomo di Monreale – è stato il preludio di una nuova tournée che ha toccato Piacenza, Novara, Napoli (dove si è esibita alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano) e Parma: in programma l’ouverture “Die Zauberharfe” di Schubert, il Concerto per violoncello di Schumann - solista Johannes Moser - e la Settima Sinfonia di Beethoven. Al Teatro Alighieri di Ravenna in dicembre, l’avvio di un nuovo progetto di Ravenna Festival dal titolo “Dicembre all’opera”, ha visto impegnati i musicisti della Cherubini insieme a un cast di giovani cantanti nel Don Pasquale di Donizetti, titolo con cui Riccardo Muti ha scelto di tornare a dirigere l’opera in Italia.


organizzazione: MusicaRivaFestival