Oscura immensità
Stagione di Prosa di Bolzano 2012/2013
La Grande Prosa
Teatro Stabile del Veneto
Accademia Perduta Romagna Teatri
Oscura immensità
di Massimo Carlotto
regia Alessandro Gassman
scene Gianluca Amodio
costumi Lauretta Salvagnin
luci Pasquale Mari
musiche e videografia Marco Schiavoni
con Giulio Scarpati, Claudio Casadio
Come trasformare un best seller in uno spettacolo di successo
Giustizia, vendetta, perdono, pena. Questi sono i temi universali del noir L'oscura immensità della morte, scritto dall'autore padovano Massimo Carlotto,che in questi anni ha firmato numerosi best seller come Arrivederci amore, ciao o la saga di culto dell'Alligatore, dedicata ad un detective privato assai originale. Un intenso e lacerante dibattito tra scrittore e lettori segnò nel 2004 la pubblicazione di questo romanzo che ora trova una sua articolazione naturale come testo teatrale per la regia di Alessandro Gassman. "In questa pièce, a differenza del romanzo, sono fortemente presenti i sentimenti contrastanti che ho potuto cogliere negli anni che sono seguiti alla sua pubblicazione" afferma lo scrittore, la cui attività letteraria ha ricevuto numerosi riconoscimenti in Italia e all'estero. "Oscura immensità non lascia scampo. Alla fine ognuno è costretto a prendere posizione, a non eludere le domande che i due personaggi, Raffaello Beggiato e Silvano Contin, carnefice e vittima, pongono con la forza disarmante dei destini contrapposti e ineluttabili". Nel corso di una rapina, un malvivente prende in ostaggio una donna e il figlio di otto anni e li uccide. Raffaello Beggiato viene condannato all'ergastolo. Ma per Silvano Contin, al quale hanno ammazzato moglie e figlio, la sentenza non basta. Quel giorno ha perso tutto e si ritrova prigioniero della solitudine e della memoria. Quindici anni dopo, l'omicida, colpito da un tumore inguaribile, chiede la grazia e quindi necessariamente il perdono di Contin. La risposta di quest'uomo, devastato dal dolore e avvolto dall'oscura immensità della morte, è il cuore dello spettacolo. Due sofferenze a confronto, quella della vittima e quella dell'ergastolano: chi sta scontando la pena più dura? Due protagonisti si affrontano, il colpevole e l'offeso: dove si annida il male? "Con questo originale noir potrò continuare il percorso artistico iniziato con Roman e il suo cucciolo" - afferma Alessandro Gassman, regista dello spettacolo, che prosegue la sua indagine teatrale tra le pieghe di un'umanità senza speranza attraverso i testi contemporanei. Per la messa in scena di questa nuova pièce, Gassman ha scelto due attori le cui caratteristiche così diverse si adattano perfettamente alle diverse psicologie dei protagonisti: Giulio Scarpati, affermato attore teatrale e televisivo che in questo spettacolo potrà far uso di inconsuete corde drammatiche e Claudio Casadio, già interprete del film L'uomo che verrà di Giorgio Diritti, pellicola pluripremiata alla 4° edizione del Festival Internazionale del Film di Roma e fondatore di "Accademia Perduta", centro di produzione tra i più prestigiosi del nostro paese per quanto riguarda il teatro per l'infanzia e la gioventù.