Otello
Trento a Teatro
Stagione Lirica 2006/2007
Otello
Dramma lirico in quattro atti
libretto di Arrigo Boito
musica di Giuseppe Verdi
Prima esecuzione: 5 febbraio 1887, Milano
Otello Janos Bandi / Emil Ivanov
Desdemona Susanna Branchini / Sara Galli
Jago Marco Di Felice / Carlo Kang
Cassio Cristiano Olivieri
Roderigo Giovanni Gregnanin
Emilia Anastasia Zambianco
Ludovico Andrea Mastroni
Montano Filippo Polinelli
Araldo Andrea Zanetti
soldati e marinai della Repubblica Veneta, gentildonne e gentiluomini veneziani, popolani ciprioti, uomini darme greci, dalmati e albanesi, fanciulli dellisola, un taverniere, quattro servi di taverna, bassa ciurma
maestro concertatore e direttore Giampaolo Bisanti
regia Dieter Kaegi
assistente alla regia Claudio Ronda
scene e costumi Gabbris Ferrari
scenotecnica Marcello Morresi
Orchestra Filarmonia Veneta Gian Francesco Malipiero
Coro del Teatro Sociale di Rovigo
maestro del Coro Giorgio Mazzucato
allestimento scenico del Teatro Sociale di Rovigo
coordinato da Claudio Magnin
Nuova produzione del Teatro Sociale di Rovigo e in coproduzione con:
Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento
Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano
Fondazione Teatro Coccia di Novara, Fondazione Ravenna
Manifestazioni, Fondazione Teatro Goldoni di Livorno,
Teatro dellOpera Giocosa di Savona,
Coro Lirico Città di Rimini Amintore Galli
LOtello il grande capolavoro dellestrema maturità verdiana chiuderà la stagione Lirca 2006-2007. Una stagione quella di questanno ricca di successi sia di pubblico che di qualità artistica.
Crediamo sia doveroso unosservazione conclusiva.
Trento e il suo Teatro sono per la lirica, ma non solo - il Landes Theater che nell decennio ultimo ha saputo imporre la propria valenza artistica nel mondo lirico del nostro paese. Le produzioni si sono imposte anche perché in questo arco di tempo abbiamo coniugato assieme la presenza di grandi nomi internazionali (uno su tutti : Mario Martone) con nomi che da noi hanno iniziato ovvero consolidato stabilmente la loro carriera artistica nel campo lirico e che ora si stanno affermando nei maggiori teatri italiani ed europei. Questo è il ruolo di Trento e del suo Teatro, questa è la strada che dobbiamo e vogliamo continuare a percorrere per far sì che sempre più le proposte del Centro Servizi Culturali S. Chiara diventino degne di un vero e proprio Landes Theater.
Il maestro Giampaolo Bisanti sostituisce il maestro Martinenghi che ha subito un infortunio stradale.
Trento e il pubblico del Sociale hanno avuto già modo di conoscere e apprezzare il giovane direttore milanese nel gennaio scorso quando ha diretto con grande successo di pubblico e di critica la Bohème di Puccini .
Anche la protagonista femminile di Otello è già stata particolarmente apprezzata e applaudita proprio nella recente produzione di Bohème: si tratta del giovane soprano Susanna Branchini che interpreterà Desdemona nella prima recita di sabato 10 marzo.
Sempre per la prima recita il protagonista sarà laffermato tenore Mario Malagnini, mentre il ruolo di Jago sarà interpretato dal baritono Nikola Mijailovic.
La seconda recita vedrà protagonisti Emil Ivanov come Otello, Sara Galli come Desdemona e Carlo Kang come Jago. La regia e le luci sono curate da Dieter Kaegi mentre le scene sono firmate da Gabbris Ferrari.
Trama:
Atto I La vicenda si svolge a Cipro, dominio veneziano del XVI secolo. Esterno del castello, residenza di Otello, governatore dell'isola, di fronte a un porto. È sera. Una furiosa tempesta flagella il mare, una folla di cittadini veneziani e di soldati, assiepata sugli spalti, assiste impotente agli sforzi della nave del moro Otello per guadagnare il porto.
Solo l'alfiere Jago non partecipa all'apprensione di tutti per la salvezza del suo signore: egli lo odia perché ha promosso capitano, al suo posto, Cassio, e medita la vendetta. Otello festeggiatissimo giunge finalmente al sicuro e annuncia trionfalmente che la flotta turca è stata sgominata. Quando il Moro entra nel castello, si accendono i fuochi di gioia e si beve alla vittoria. Nel tripudio generale, Jago comincia a tessere la trama che dovrà portare alla perdizione il comandante: insinua perfidamente e Roderigo, il quale gli ha confidato di amare la moglie di Otello, Desdemona, che anche il capitano Cassio nutre gli stessi sentimenti per la donna. Poi riesce a far ubriacare il capitano e aizza i due uomini l'uno contro l'altro, ma il duello che nasce è interrotto da Montano. Il paciere è però ferito da Cassio. Jago lancia l'allarme, ingigantendo la portata dell'episodio fino a farne nascere un tumulto. Richiamato dalle grida, Otello, falsamente informato da Jago, punisce Cassio e lo degrada. È la prima vittoria di Jago, che ne esulta.
Atto II Una sala terrena nel castello; una porta nel centro che dà sul giardino. Continua la trama di Jago, che suggerisce a Cassio di chiedere a Desdemona di intercedere per lui presso Otello. L'alfiere enuncia la sua cinica visione della vita, riesce poi a gettare il seme della gelosia nell'anima del Moro, lasciandogli nascere il sospetto che fra Cassio e Desdemona ci sia un amore segreto. E quando la donna, apparsa dal giardino, cerca di intercedere per il capitano degradato, la gelosia di Otello ne è acuita ed egli respinge aspramente la richiesta. Ancora Jago insinua di avere colto alcune frasi compromettenti sfuggite a Cassio nel sonno, e, riuscito ad ottenere con l'aiuto della moglie Emilia un fazzoletto che la giovane aveva avuto in regalo dal Moro, afferma di averlo visto nelle mani di Cassio. Per Otello questa è la prova sicura e giura una terribile vendetta.
Atto III Grande sala nel castello. La vedetta ha segnalato una galea che porta gli ambasciatori di Venezia. Desdemona, ignara, chiede ancora grazia per Cassio, e per tutta risposta Otello le impone di mostrargli il fazzoletto che le aveva donato come talismano. Poiché la donna non può consegnarlo, il Moro, in un accesso di furia, l'accusa di essere una cortigiana e la scaccia. Solo, rimpiange la felicità perduta. Ma l'arrivo di Jago lo riscuote; l'alfiere fa in modo che Otello nascosto, ascolti una conversazione con Cassio a proposito di una cortigiana, dandogli a credere che si parli di Desdemona. Otello giura di uccidere la moglie infedele. Ma intanto gli ambasciatori veneti hanno preso terra e annunciano che Otello è rimasto a Venezia e che sarà sostituito da Cassio. Alla presenza dei dignitari, Otello, ormai fuori di sé: "noi salperemo domani", dice alla moglie e afferratala per un braccio la getta a terra. Jago dà allora il via all'ultima parte del suo diabolico piano, spronando Roderigo a uccidere Cassio, mentre Otello maledice Desdemona e tutti escono inorriditi. Delirante, il Moro sviene. Jago con gesto di trionfo indica il corpo inerte.
Atto IV Desdemona si accinge a coricarsi, aiutata da Emilia. È ferita dall'attegiamento di Otello che le riesce inspiegabile. Ha appena terminato di pregare, quando entra Otello: l'accusa apertamente di averlo tradito e inutilmente Desdemona proclama la sua innocenza. Il Moro l'ha ormai condannata e la strangola. Emilia rientrando annuncia che Roderigo è rimasto ucciso nel tentativo di uccidere Cassio. Vedendo Desdemona morta, accusa Otello e gli grida di aver ucciso un'innocente. A Jago sopraggiunto, la donna rinfaccia il suo intrigo e a questi non resta altro scampo che la fuga. Otello, sconvolto e improvvisamente illuminato dellinganno nel quale è caduto, dopo un ultimo bacio alla sposa si trafigge con un pugnale.
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara