Ottetto di Violoncelli Conjunto Ibérico

Società Filarmonica Trento Stagione 2008

Ottetto di Violoncelli Conjunto Ibérico
Elias Arizcuren, direttore

M. De Falla
Amor Brujo
D. Popper
Requiem
H.Villa-Lobos
Bachiana Brasileira n. 1
S. Barber
Adagio
Ch. Halffter
Fandango su temi di Padre Soler del 1792

L'ottetto di violoncelli Conjunto Ibérico è una formazione stabilmente costituita, unica nel mondo della musica classica. Salutato dalla critica internazionale come la rivelazione degli anni Novanta, l'ensemble eguaglia la perfezione del quartetto per archi, mettendo assieme la sonorità di un'orchestra da camera e la passione mediterranea. La traiettoria dell'Ottetto, fondato da Elias Arizcuren nel 1989 e sostenuto da Rostropovic e Yo-Yo Ma, si riassume in 12 cd e 40 opere prime dei più celebri compositori d'oggi. Grazie alla tenacia di Elias Arizcuren, la formazione può oggi presentare opere originali a firma di Xenakis, Bussotti, Donatoni, Boulez, Pärt, Glass, Berio, senza dimenticare il patrimonio delle 70 canzoni spagnole con voce solista, che il pubblico scopre sempre con stupore. Il grande violoncellista Yo-Yo Ma ha recentemente affermato in un'intervista "… questo ensemble è un tesoro; meraviglioso esempio per il mondo musicale. Ovunque io vada, in Brasile, in Giappone, negli U.S.A, mi si parla dell'Ottetto Iberico di violoncelli. Elias Arizcuren è un visionario che è riuscito in qualche cosa di unico".
L'eclettismo dell'ensemble sembra non avere limiti, alternando i concerti con Teresa Berganza, la cantante di flamenco Carmen Linares e gli spettacoli di balletto contemporaneo su musiche di Claudio Prieto e Ramon Lazkano o con il quartetto Arditti. È ospite dei più prestigiosi festival americani, europei, asiatici e canadesi.
Elias Arizcuren, spagnolo, violoncellista e direttore, ha studiato con il padre, con Cassadò, Navarra e Sandor Vegh. Alterna la propria attività di docente al Conservatorio di Utrecht con la direzione d'orchestra.

Un raro, provocante ma ragionevole unirsi di otto violoncelli per proporre ed esplorare sonorità e composizioni ben diverse.