Paesaggi di guerra

Mostra

a cura della Rete Trentino Grande guerra >>
Paesaggi di guerra
L'immagine del Trentino alla fine della Prima guerra mondiale

Proseguono le mostre promosse dalla Rete Trentino Grande Guerra dedicate all’immagine del Trentino alla fine della Prima guerra mondiale. Tra l’estate 2010 e l’inverno 2011 sono state proposte 22 mostre diverse, dedicate ai 12 ambiti nei quali è stato suddiviso il territorio del Trentino posto lungo quella che un tempo era la linea del fronte (Valle di Sole, Valle del Chiese, Valle di Ledro, Alto Garda, Mori, Vallagarina, Comuni del Pasubio, Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna, Alta Valsugana, Valsugana Orientale e il Tesino, Vanoi e Primiero, Valle di Fiemme).
Nel corso della primavera e dell’estate sono previste alcuni riallestimenti: Nago, Bezzecca, Dimaro, Lavarone, Lardaro. L’ultimo allestimento, che proporrà una sintesi complessiva delle dodici mostre, avrà luogo a Trento presso le Gallerie di Piedicastello a partire dal 9 settembre 2011.
Il progetto “Paesaggi di guerra” è sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Provincia autonoma di Trento, Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, Fondazione Museo storico del Trentino, Il Sommolago, Trentino spa.

Sabato 9 aprile alle 18.00, presso il Forte Superiore di Nago, viene inaugurata la mostra “Paesaggi di guerra. Nago-Torbole”, nuovo tassello del progetto “Alto Garda e Ledro” che ha già visto coinvolte Riva del Garda ed Arco, che hanno ospitato le relative mostre territoriali nel periodo invernale, e che prevede un ulteriore sviluppo nella tarda primavera con una mostra interamente dedicata alla Valle di Ledro (la mostra, ospitata presso la Chiesetta Ossario di Bezzecca, verrà inaugurata sabato 21 maggio).

Nell’estate del 1914, allo scoppio del primo conflitto mondiale, gli uomini abili alle armi vennero inviati al fronte. Nel maggio del 1915, con l’entrata in guerra dell’Italia, la popolazione dell’Alto Garda venne evacuata verso le “città di legno” dell’Austria, i paesi e le fattorie della Boemia e della Moravia. Nei paesi svuotati si insediarono i militari; fortificazioni, trincee e postazioni cambiarono il volto del paesaggio.
L’esercito italiano teneva l’area sotto il tiro delle artiglierie dal Baldo, di Malcesine e Limone. Gli austro-ungarici si limitavano a difendere le posizioni. La fascia di territorio tra i due eserciti subì pesanti distruzioni.
Il parroco di Torbole Giovanni Gosetti ricorda che «il paese abbandonato dalla popolazione fu saccheggiato dalla soldataglia austriaca, e nell’agosto, settembre e ottobre 1918 fu più volte preso di bersaglio dall’artiglieria italiana, con gravi danni e degli edifici e delle campagne... Nel novembre e nel dicembre 1918 e nel gennaio e febbraio 1919 si effettuò il rimpatrio degli esuli trentini e anche di Torbole; agli stessi era riservato lo strazio di ritrovare le case distrutte o danneggiate e saccheggiate, le campagne ridotte in gran parte a piazza, perché vi erano accampati nell’ultimo mese i prigionieri austriaci».

Informazioni:
Rete Trentino Grande Guerra
www.trentinograndeguerra.it
tel 0464 438100

Biblioteca Comunale di Nago
nago@biblio.infotn.it
tel 0464 505181