Paesaggi di guerra

Mostra

La mostra dedicata ai paesi della Valle di Ledro conclude il progetto “Paesaggi di guerra. Alto Garda e Ledro”, che nei mesi scorsi ha previsto la realizzazione di mostre territoriali dedicate a Riva del Garda, Arco e Nago-Torbole.
Al termine della guerra i paesi della valle di Ledro, rimasti per più di tre anni tra le linee dei due eserciti belligeranti, riportavano terribili danni: quando le case non erano state centrate dai bombardamenti, erano state saccheggiate dai militari, che avevano prelevato tutto ciò che poteva essere ritenuto utile all’economia della guerra in corso. I centri della bassa e media valle riportavano vistosamente le ferite dei bombardamenti e dei saccheggi subiti; in una situazione ancora peggiore versavano quelli della val di Concei.

I ledrensi, profughi durante il conflitto in Boemia, fecero ritorno in valle in un contesto desolante: trovarono case distrutte, campagne incolte e disseminate di ordigni bellici inesplosi, mancanza assoluta di ogni materia prima e alimenti. Inizialmente i profughi rientrati furono alloggiati in situazioni di fortuna ad Arco e Riva, dove rimasero fino alla primavera-estate 1919.Le autorità italiane si mostrarono totalmente impreparate ad affrontare una simile situazione e afflitte da una complicata burocrazia, che ritardò enormemente le operazioni di ricostruzione, nonostante la buona volontà dei soldati del regio esercito. In questo contesto, i valligiani si arrangiarono come poterono; molti salirono le montagne alla ricerca di quanto potenzialmente utile lasciato sui presidi dai soldati.Il ritorno alla normalità richiese molto tempo; ancora nel 1921 la ricostruzione di Bezzecca era solo parziale.
Anche la strada del Ponale riportava i segni dei terribili anni di guerra, nel corso dei quali era diventata sede degli avamposti di entrambi gli eserciti. Sbarramenti, reticolati, opere in calcestruzzo, interruzioni dovute allo scoppio di mine abbondavano sulla sede stradale, afflitta anche dalla caduta di numerose frane, sia naturali che innescate dall’esplosione delle granate sparate contro la montagna. Al termine del conflitto la strada risultava totalmente impraticabile anche ai pedoni. Ripristinare la strada era operazione fondamentale per tutte le successive fasi della ricostruzione, ed ebbe inizio ancora nel novembre 1918. Anche le altre vie di comunicazione, strade e mulattiere, dovettero essere ripristinate: oltre ad essere state più volte bersaglio delle artiglierie, spesso infatti risultavano interrotte da frane e reticolati posizionati dagli eserciti.

Cataloghi e video
La mostra è accompagnata da due volumi: un catalogo dedicato all’Alto Garda e alla Valle di Ledro (Mauro Grazioli, Fra le rovine della guerra. Il Basso Sarca e la Valle di Ledro alla fine del primo conflitto mondiale) un catalogo più generale che propone un’ampia selezione delle fotografie esposte nelle 12 diverse mostre di cui è composto il progetto “Paesaggi di guerra” (Mauro Grazioli, Anna Pisetti, Fabrizio Rasera, Camillo Zadra, Paesaggi di guerra. L'immagine del Trentino alla fine della Prima guerra mondiale).
Sul sito www.trentinograndeguerra.it è possibile guardare “Ritorni” di Micol Cossali, video realizzato in occasione della mostra. Il filmato aiuta ad interpretare, attraverso un percorso di fotografie e di testimonianze, lo stato d’animo di profughi e di soldati che, tornando alle proprie case, scoprivano dolorosamente quanto la guerra avesse trasformato profondamente il mondo che avevano lasciato al tempo della loro partenza.

Gruppo di lavoro
Alessandro Fedrigotti, Mauro Grazioli, Marco Ischia, Giovanni Pellegrini, Anna Pisetti, Monica Ronchini, Giancarlo Sciascia, Giancarla Tognoni, Camillo Zadra

Testi
Marco Ischia, Mauro Grazioli

Con la collaborazione di
Comune di Ledro, Comitato Storico “Ludwig Riccabona”, MAG Progetto Museo Alto Garda, Museo di Riva del Garda

Le immagini esposte e pubblicate sono state messe a disposizione da
Archivio dell'Istituto di Storia e Cultura dell'Arma del Genio, Roma AISCAG
Archivio dell'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano - Museo Centrale del Risorgimento, Roma MCRR
Archivio Museo Storico Italiano della Guerra, Rovereto MGR
Archivio Storico del Comune di Ledro

Informazioni
Rete Trentino Grande Guerra
www.trentinograndeguerra.it
tel 0464 438100

Consorzio Pro Loco Valle di Ledro
tel 0464 591222

La mostra fa parte di un progetto dalla Rete Trentino Grande Guerra dedicato all’immagine del Trentino alla fine della Prima guerra mondiale. Tra l’estate 2010 e l’inverno 2011 sono state proposte 22 mostre diverse, dedicate ai 12 ambiti nei quali è stato suddiviso il territorio del Trentino, posto lungo quella che un tempo era la linea del fronte (Valle di Sole, Valle del Chiese, Valle di Ledro, Alto Garda, Mori, Vallagarina, Comuni del Pasubio, Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna, Alta Valsugana, Valsugana Orientale e il Tesino, Vanoi e Primiero, Valle di Fiemme).
Nel corso della primavera e dell’estate sono previste alcuni riallestimenti: Nago, Bezzecca, Dimaro, Lavarone, Lardaro. L’ultimo allestimento, che proporrà una sintesi complessiva delle dodici mostre, avrà luogo a Trento presso le Gallerie di Piedicastello a partire dal 9 settembre 2011.
Il progetto “Paesaggi di guerra” è sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Provincia autonoma di Trento, Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, Fondazione Museo storico del Trentino, Il Sommolago.


organizzazione: Rete Trentino Grande Guerra