Palazzi Aperti ad Arco

Manifestazioni ed eventi

Palazzi Aperti
I municipi del Trentino per i beni culturali

Villa Angerer, villa Angelica e i rispettivi parchi aperti al pubblico con visite guidate gratuite: domenica 16 maggio i Comuni di Arco e di Riva del Garda – uniti nel Servizio attività culturali intercomunale – aderiscono alla settima edizione di «Palazzi aperti» il cui tema è: «Ville e parchi: itinerari attraverso alcune prestigiose ville storiche». Le visite sono gratuite, per villa Angelica è richiesta obbligatoriamente la prenotazione (entro venerdì 14 maggio). L'iniziativa s'accompagna all'apertura con ingresso gratuito del Museo di Riva del Garda.

«Palazzi Aperti» è uno degli appuntamenti culturali affermati della primavera trentina, per il quale la ricchezza e la varietà del patrimonio artistico e monumentale consente di individuare ogni anno un filo conduttore diverso, che accomuna e collega i siti aperti al pubblico all'interno di un tema.
Per quanto riguarda Arco, quest'anno porte aperte a villa Angerer, in località Vigne, nota anche come Sanaclero. A Riva del Garda si apre villa Angelica, in località San Giacomo. Due ville, due parchi di grande interesse botanico e un legame molto importante con la storia del territorio.

Servizio Intercomunale di Arco e Riva del Garda
domenica 16
• ore 14.00, 15.00 e 16.00 visite guidate a Villa Angerer (Arco, fraz. Vigne), con letture e intrattenimento musicale;
• ore 15.00 e 17.00 visite guidate a Villa Angelika (Riva del Garda, loc. San Giacomo), con letture e intrattenimento musicale: due ville, due parchi di grande interesse botanico e un legame molto importante con la storia del territorio.

Le visite, solo in lingua italiana, saranno per gruppi di circa venti persone. Il programma è realizzato in collaborazione con l'Associazione culturale Il Sommolago.

Info e prenotazioni entro venerdì 14 maggio:
Comune di Arco tel. 0464 583619;
Comune di Riva del Garda tel. 0464573917

Villa Angerer
La costruzione della Villa, con il magnifico giardino, risale al 1873, circa un anno dopo la costruzione della villa arciducale, ad opera di Giovanni Angerer, e fino al 1935 resta proprietà della famiglia, grazie al fatto che Hilda Angerer – ultima esponente della famiglia – ottiene la cittadinanza italiana. Nel 1935 l’edificio viene venduto all’Istituto Fides che lo trasforma, ampliandolo alle dimensioni attuali, in sanatorio per religiosi, di cui parla
anche Gesualdo Bufalino nel libro “Diceria dell’untore” e Goffredo Parise in “Il prete bello”; da questo fatto deriva il nome più noto di “Sanaclero”. L’istituto di cura per la tubercolosi fu attivo fino al 1970, quando oramai i sanatori avevano in genere perso il loro ruolo grazie all’avvento di nuove terapie. Nel 1983, con la riforma sanitaria nazionale, il bene passa alla Provincia autonoma di Trento, tuttora proprietaria. Interessantissimo il parco circostante la villa, che ospita ancora oggi piante secolari di rara bellezza, fra cui numerosi
cedri, un eucalipto, una quercia da sughero e un bosco di bambù gigante, tutte testimonianza del clima mite che contribuì a creare il mito di Arco quale città-giardino.


organizzazione: Comune di Arco Assessorato alla Cultura