Paolo Morando
'80. L'inizio della barbarie
Troppo vicini per essere già storia. Sarà per questo che l’eredità italiana degli amati/odiati anni Ottanta stenta a trovare narratori. Paolo Morando ripercorre attraverso un racconto-reportage il decennio più ambiguo: vitale e
al contempo feroce.
Italians do it better: sono le parole d’ordine lanciate da una maglietta indossata da Madonna, mentre Paolo Rossi diventa il simbolo di un’Italia che vuole lasciarsi per sempre alle spalle stragi e terrorismo. Sono gli Ottanta: gli anni dell’edonismo, dell’arricchimento, quando eravamo un Paese invidiato da mezzo mondo.
Eppure, a guardar meglio, è il decennio delle mode effimere e classiste, dell’imbarbarimento della politica e della convivenza civile. Di baby pensioni. E debito pubblico al galoppo. Nella Milano da bere ci si spranga per rubarsi Timberland e Moncler, divise d’obbligo dei giovani paninari che alle ideologie preferiscono ‘cuccare’.
Mentre si applicano al gioco in Borsa e all’evasione fiscale, gli italiani si confrontano con l’arrivo dei primi ‘vu’ cumprà’. E dagli scontri in piazza tra fascisti e comunisti si passa a quello Nord-Sud, con l’alba delle Leghe.
Paolo Morando, è vicecaporedattore del quotidiano “Trentino”. Ha contribuito al volume “Uscire dalla Seconda Repubblica – una scuola democratica per superare il trentennio di crisi della politica”. Già docente di giornalismo all’Università di Verona, ha scritto per il trimestrale del Mulino “Problemi dell’informazione” e per
la rivista specializzata “Link - idee per la televisione” di Rti-Mediaset.
Conduce Fausta Slanzi, giornalista.