Paolo Vallorz. Alberi e nuvole
Gli alberi e le nuvole del pittore Paolo Vallorz saranno in mostra dall8 luglio al 2 settembre 2012 in una sede espositiva deccezione, particolarmente vicina al contesto naturalistico amato dallo stesso Vallorz: Maso Spilzi, un maniero rurale fortificato del 1700, unico nel suo genere in Trentino, di proprietà del Comune di Folgaria, località turistica a 1200 metri di quota, a venti chilometri da Rovereto. Il progetto espositivo, a cura di Margherita de Pilati, nasce dalla collaborazione tra il Comune di Folgaria e il Mart di Rovereto. La mostra sfrutta le caratteristiche delledificio ristrutturato alcuni anni fa - per offrire ai visitatori una particolare esperienza di visita: a piano terra sono allestite circa venti grandi tele che raffigurano alberi, posizionate a poca distanza dal pavimento, mentre una decina nuvole sono visibili da terra, poste al secondo piano soppalcato.
Gli alberi e le nuvole del pittore Paolo Vallorz saranno in mostra dall8 luglio al 2 settembre 2012 in una sede espositiva deccezione, particolarmente vicina al contesto naturalistico amato dallo stesso Vallorz: Maso Spilzi, un maniero rurale fortificato del 1700, unico nel suo genere in Trentino, di proprietà del Comune di Folgaria, località turistica a 1200 metri di quota, a venti chilometri da Rovereto.
Il progetto espositivo, a cura di Margherita de Pilati, nasce dalla collaborazione tra il Comune di Folgaria e il Mart.
La mostra sfrutta le caratteristiche delledificio ristrutturato alcuni anni fa - per offrire ai visitatori una particolare esperienza di visita: a piano terra sono allestite circa venti grandi tele che raffigurano alberi, posizionate a poca distanza dal pavimento, mentre una decina nuvole sono visibili da terra, poste al secondo piano soppalcato.
Leffetto è quello di entrare in un bosco di larici e abeti, sormontato da spicchi di cielo: il visitatore camminerà tra i monumentali Tre abeti di Vezzena o accanto agli emozionanti Abeti siamesi sulla strada delle Pozze delle Ass, potendo vedere contemporaneamente le nuvole e gli effetti atmosferici dei quadri al piano superiore.
Sono tutte opere degli anni Ottanta e Novanta, dipinte da Vallorz in una sorta di estasi naturalistica che il pittore rivendica con grande orgoglio, come sottolinea nel saggio in catalogo: I tronchi dalbero che dipingo sono per me dei personaggi coi quali, fin da piccolo, ho avuto dei rapporti umani. Hanno vissuto la mia stessa vita, li conosco, sono certo che mi riconoscono, mi raccontano la storia della vita e la mia storia.
Come già analizzato nel 2011 in occasione della retrospettiva al Mart La donazione Paolo Vallorz, questa predilezione per la raffigurazione di una natura vissuta intensamente, per il pittore trentino, è la conseguenza di una reazione nei confronti della lezione delle avanguardie.
Dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti di Venezia, Paolo Vallorz si trasferisce a Parigi dove vive in prima persona la storia dellavanguardia internazionale, frequentando artisti e critici del calibro di Ives Klein, Alberto Giacometti, Alberto Burri e Pierre Restany. Ma in breve tempo, il pittore trentino matura la convinzione che le avanguardie hanno creato il divorzio tra luomo e la realtà, e decide di seguire la strada di una personalissima pittura figurativa.
Negli anni il maestro trentino porta avanti una ricerca pittorica costante, che non si esaurisce nel racconto della Natura, in cui è possibile cogliere, come scrive Margherita de Pilati in catalogo, una trasfigurazione dovuta ad una concezione poetica di uomini, natura e cose. (lm)
organizzazione: Comune di Folgaria - Mart