Partire è un po' capire
Tema, il turismo attento e curioso del territorio.
Partire è un po' capire è evidentemente una giocosa forzatura delladagio popolare che invece recita partire è un po morire. Nella Divina Commedia, Dante lo fa dire a Ulisse, che ai suoi compagni così dichiara il vero scopo del suo viaggio: divenir del mondo esperto (Inferno, XXVI). Soltanto una maggiore consapevolezza è in grado di ridare senso al viaggio, quell'antico piacere, quella crescita individuale ottenuti attraverso gli incontri più diversi. Per trasformarsi, senza necessariamente attraversare gli oceani, da consumatori di vacanze a protagonisti delle proprie avventure.
Secondo l'Organizzazione Mondiale del Turismo, ogni anno settecento milioni di nomadi del benessere lasciano casa per svagarsi e ricaricarsi: dall'India ai Caraibi, dal Kenya all'Egitto. Da parte di associazioni, insegnanti, gruppi ambientalisti, mondo della solidarietà, giornalisti, turisti e tour operator lungimiranti, si sta sviluppando grande attenzione alle nuove modalità di trascorrere le vacanze, in poche parole, in maniera più consapevole. Dopo l'etica del lavoro, forse è giunto il tempo di un'etica del turismo.
Nella sua conferenza spettacolo Duccio Canestrini rivisita, con abbondanza di immagini, la straordinaria storia dei viaggi e delle esplorazioni. Missionari, commercianti, naturalisti, avventurieri. Per arrivare infine al moderno fenomeno turistico, e agli scenari che si presentano per il futuro. E' vero che tutti sono andati quasi dappertutto, sebbene il 40 per cento degli italiani questanno rinunci alle vacanze... Ma come ci sono andati? Attenti, curiosi e disponibili agli imprevisti, o da acquirenti di pacchetti e consumatori di destinazioni? Assodato che il perfetto viaggiatore non esiste, e se esistesse sarebbe antipatico, si tratta di riflettere sulla possibilità di mettere a frutto viaggi e tempo libero per esplorare le attrattive naturali e culturali del territorio. In Vallarsa, come in Messico: dove, poco importa.
organizzazione: Associazione per la tutela dell'ambiente "La primula"