Passioni esistenziali nelle forme e nei colori

Mostra

Mostra di Vincenzo Balena e Paola Grott.

Vincenzo Balena (Milano, 1942) inizia l'attività artistica negli anni '60 nel solco del realismo esistenziale, dedicandosi allo studio della morfologia animale. Dai primi anni '70 espone con regolarità alla Galleria Montrasio di Monza e alla Galleria del Naviglio di Milano. Subito il suo lavoro incontra l'interesse e il sostegno di G. De Micheli e M. Rosci, seguiti da R. Bossaglia, C. Pirovano e L. Vergine. Nei primi anni '80, suggestionato dall'opera di Pasolini, cui dedica una serie di dipinti e sculture, B. entra in contatto con poeti e scrittori, quali A. Porta, G. Raboni e R. Sanesi. È in particolare Raboni a seguire con interesse la successiva indagine della figura umana: disiecta membra, frammenti di terracotta sospesi a fili metallici. Seguono sculture in cera, bronzo, legni e alluminio sbalzato, esposte in luoghi prestigiosi (come la Casa di Giorgione a Castelfranco V., Galleria Sagittaria a Pordenone e, segnalato da Maurizio Cucchi, alla 54 Biennale di Venezia) e in contesti internazionali (Dusseldorf, Praga, New York), mentre i lavori più recenti, affrancati da espliciti rimandi figurativi, esplorano le inedite risorse espressive dei rifiuti tecnologici, protesi della mente umana sottratte all'oblio indotto dal rapido evolversi dell'elettronica.

Paola Grott, nasce a Trento. Frequenta l'Istituto d'Arte A. Vittoria e si trasferisce in seguito a Milano per frequentare l'Accademia di Belle Arti di Brera dove si diploma al corso di Pittura nel 1974 con Domenico Purificato. Inizia l'insegnamento di Discipline Pittoriche e continuerà a frequentare lo studio del maestro fino al 1984: l'incontro determinerà sulla sua personalità un forte impatto culturale, umano e pittorico ponendo le radici per una costante ricerca di linguaggio. Il suo percorso artistico inizia con discrezione, si fa conoscere in diverse esposizioni e spesso premiata. Nel 1987 frequenta per un breve periodo lo studio di Salvatore Fiume che darà una precisa svolta coloristica al suo lavoro. Realizzerà poi col maestro un dipinto a quattro mani dal titolo "Isola del Sogno" che sarà esposto nel 1988 alla Galleria Santerasmo di Milano. Ha dedicato cicli pittorici alla figura, alla natura che ha interiorizzato nella sua infanzia in Trentino, alle architetture della città di Bolzano e rivisitato gli affreschi di Casa Cazuffi-Rella di Trento. Sviluppa il tema della finestra quale confine simbolo fra esterno ed interiorità, mentre corpi, nature morte e oggetti sono figure di emozioni e sentimenti, un pretesto per esprimere altro: metafora della realtà e del suo pensiero sull'esistenza.
Esegue una serie di dipinti rivisitando i miti, gli dèi e l'Archetipo della Grande Madre. Realizza alcune opere a cera persa traducendo in gioielli i soggetti di tele e disegni, si occupa di incisione proponendo dodici edizioni d'arte a tiratura limitata illustrando con acquaforti i suoi racconti ed i racconti di Vincenzo Buonassisi, Mauro Marcantoni, Giuliano Salvadori del Prato, Giorgio Saviane. Completa la serie con tre cartelle di incisioni dedicate alla poesia di Gilberto Finzi, Angioletto Mariani e Franco Rella. Con i suoi racconti e pensieri è stato pubblicato "Disegni e parole, parole e disegni"(1995), "Il pensiero e l'immagine"(1994) e "Solo su misura"(1998) da Zell 40 Ed.d'Arte.


organizzazione: Comune di Villa Lagarina